Taddei: “Marquinhos molto convinto di sé, Luis Enrique serio e divertente. Karsdorp? A Roma ho vissuto una situazione simile…”

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NOTIZIE AS ROMA – Intervenuto nel corso della trasmissione chiamata Twitch Goal Cup, Rodrigo Taddei ex calciatore della Roma è tornato a parlare della squadra giallorossa e sulle voci riguardanti Cristiano Ronaldo. Queste le sue parole:

Su Marquinhos.
“Marquinhos era molto convinto di se stesso, nonostante fosse molto giovane quando era arrivato alla Roma: ricordo che diceva ‘Se mi danno l’opportunità, il difensore titolare della Roma non torna più in campo perché me lo mangio’. Era convinto: non era arrogante, non faceva il fenomeno, ma era molto concentrato. Non mi ha sorpreso il fatto che sia arrivato dove sta adesso”.

Su Cristiano Ronaldo alla Roma.
“Ho sentito di Cristiano Ronaldo alla Roma: io da romanista ‘fracico’ vorrei averlo in squadra…”.

Su Mourinho.
“Mourinho è un grande: uno dei più forti al mondo, è una fortuna per la Roma. Sono i numeri a dirlo, ma anche compagni che lo hanno avuto come allenatore: Mou è un fuoriclasse. La questione Karsdorp? Non so se poteva essere gestita meglio: io ho vissuto una situazione simile. Tutti volevano il mio rinnovo, ma la società no. Quando sono andato via è stato perché la società, e una persona, non volevano che rimanessi: tutti gli altri volevano restassi. Alla fine non mi hanno rinnovato il contratto”.

Su Luis Enrique.
“Luis Enrique era uno molto diretto, un allenatore serio, ma al tempo stesso divertente: ho imparato tantissimo da lui. Ha vinto poi col Barcellona tutto, ma nella Roma e in Italia alcuni allenatori, soprattutto dall’esterno, hanno poco tempo. Non è riuscito a esprimere tutto quello che poteva dare”.

Su De Rossi.
“De Rossi allenatore? Non mi ha stupito per niente: oltre a essere molto intelligente in campo leggeva le partite come pochi: lui ha giocato anche difensore, quando serviva. Nello spogliatoio era un leader: sono molto contento per lui. Mi auguro che segua la strada di suo padre”.

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43 Commenti

    • Non sei stato il solo. Me lo ricordo ancora all’Olimpico, la prima giornata, a tifare Roma dopo il suo trasferimento al Perugia. Ma chi lo ha cacciato? Vediamo un po’: inizia con la B? O con la S? O entrambe?

    • Oggettivamente Taddei era finito a certi livelli, come poi dimostrò il breve crepuscolo della sua carriera a Perugia.
      Così come è stato “giusto” porre fine al percorso di Totti e De Rossi. Un club professionistico non è una Onlus, e malgrado noi tifosi per forza di cose ci affezioniamo a quei (pochi) giocatori che sentono la maglia come una seconda pelle, la società ha il diritto/dovere di pensare e agire con altri criteri.
      Se Baldini e Sabatini hanno commesso errori, e di certo ne hanno commessi, tra questi non può figurare il mancato rinnovo a Taddei, uno che cmq oggi ci servirebbe come il pane su quella fascia sinistra.

    • Breve crepuscolo? Due stagioni e oltre 40 partite all’attivo, me lo chiami breve? E a 34 anni, gli stessi di Matic e 1 in piu’ di Smalling? DDR era rotto ed infatti non ha resistito molto al Boca, ma Totti era integro e a 40 ancora insegnava calcio e geometrie. Doveva essere impiegato di piu’. Potevamo passare le qualificazioni CL, arrivare ai quarti di EL e in semifinale di CI, ma B&S avevano deciso che era meglio puntare sul pennellone bosniaco. E ci sono costati un bel po’ di soldini!

  1. Per dire noi lo prendevamo in giro Luis Enrique qui, ora vedi giocare la Spagna è un incanto lui è sorridente, non ha più la faccia triste e smarrita, incavolata, che aveva da noi.
    E soprattutto non c’è più traccia del gioco stucchevole che faceva qui.
    Si paleggia a centrocampo e si verticalizza all’improvviso, gioco dove i gol piovono a grappoli e tutti vanno in gol soprattutto i centrocampisti che si inseriscono continuamente.
    Purtroppo con la nostra solita ‘ fortuna’ che ci perseguita da sempre prendiamo Luis Enrique quando era ancora in fase embrionale sperimentale, disastro totale, prendiamo Mourinho nella fasa più buia della sua carriera, dove arriva alla conclusione che il gioco nel calcio non conta più niente e le partite si risolvono solo con la forza fisica dei giocatori e cerca solo giocatori carro armato, non li trova e piange.
    Altro disastro forse ancora peggio di quando c’era Luis Enrique.
    Due le soluzioni mago che leva i malocchi, Divino Amore

    • la sfortuna non c’entra nulla.

      da noi, oltre a essere agli albori della carriera da allenatore, aveva in rosa gente come gago, rosi, josè angel, bojan, borini… tutti titolari.

      stesso discorso per Mou, karsdorp, mancini, ibanez, cristante, celik, belotti, ecc ecc.

      abbiamo 4 giocatori al mondiale, di cui 1 solo è (forse) parte titolare, zalewski.

      la fortuna non c’entra nulla.

      ❤️🧡💛👊

    • Luca l’analisi che fai sui momenti delle carriere di questi allenatori è ineccepibile ma dimentichi di considerare che Luis Enrique, per quanto nella fase iniziale della sua carriera, allenava qui a Roma una squadra di scarpari inadatta al suo gioco. Per Mourinho non credo che il discorso sia molto differente. Saluti .Forza Roma

    • Si però vedi Matteo io faccio un discorso più ad ampio raggio secondo me noi una volta eravamo baciati dal sole poi è cambiato il giro e qualsiasi cosa facciamo ci dice sempre male, anche se sono cose fatte in modo giusto per fare bene.
      Loro per esempio i laziali la Lazio, sfigati proprio per antonomasia, da almeno venti trenta anni a questa parte hanno preso il posto nostro i poli si sono invertiti, basta vedere come hanno vinto lo scudetto, a loro la fortuna a noi la sfiga purtroppo.
      Basta vedere la coppa che ci hanno preso, con una squadra che valeva almeno sette volte in meno della Roma.
      Ma ti potrei fare mille esempi, prendono Immobile calciatore cacciato da tutti, messo fuori rosa in Germania e Spagna, diventa il calciatore che dopo Piola gli ha fatto più gol
      Noi avevamo preso Sarri, quando stava per firmare Sarri, viene l’allenatore più titolato al mondo cento milioni di investimenti solo il primo anno, dopo un anno e mezzo ci ha sbriciolato la Roma.
      Loro con la loro pochezza di giocatori che da sempre hanno, con Sarri vanno bene e giocano alla grande.
      Buttiamo via Pedro, ad ogni derby Pedro ci fa vedere i sorci verdi, sono cose incredibili, perseguitati dalla sfiga ormai da tempo, ripeto serve mago leva malocchio o Divino Amore, perché non è possibile che ogni cosa che facciamo la sbagliamo.
      Vuoi scommettere che se Belotti andava alla Lazio diventava un altro Immobile, con noi ha fatto un gol ha tirato un rigore ha preso il palo si è strappato

    • Si hai ragione sembra che abbia chiesto la coppia Tatum-Brown (Celtics) per sostituire la coppia di nanetti Paulo-Gini…..

    • Una banda di scarpari? Ah, gia’. Totti e’ un giocatore normale come gli altri, disse. E DDR e Perrotta. Burdisso, Cassetti, Kjaer, Lamela, Pjianic, Taddei. Tutti scarpari, vero? Gli scarpari erano gli ispano-argentini voluti da lui: Heinze, JA, Krkic, Gago.

  2. Che bei ricordi di Rodrigo..
    Uno che si metteva sempre a disposizione della squadra , che esaltava i compagni .che faceva del lavoro , dell,’ allenamento , per migliorare.
    Quello che manca a molti calciatori in Italia oggi.
    Non parlo di italiani ma di calciatori tutti.
    E Roma ( o altre città) che li coccolano o sono loro ad adagiarsi ?
    Un esempio esplicativo
    Kuleswki e Bentancour = in Italia in fase quasi discendente vanno in Inghilterra e. con umiltà e lavoro diventano veramente forti.
    Probabilmente non sarebbero cresciuti in questo modo in Italia. .

    risultero pall@@o a molti…
    Zaniolo se va in Inghilterra può crescere e diventare importante
    rimanendo in Italia ? = talento mai sviluppato , incompiuto.
    Questo nonostante MOU uno che chiede molto ma Zaniolo sembra non saper ascoltare .
    PS
    Impallomeni uno dei giovani più forti che la Roma abbia cresciuto ,
    che carriera ha fatto ?

  3. Un tuttocampista utilissimo: attaccante, tornante, pure terzino e aveva anche ottime qualità tecniche. Sarei curioso di sapere chi era quella persona che non lo volle più.

  4. terzino da incubo altro che chiacchiere. insultiamo gente come cristante e siamo riusciti a divinizzare gente come Taddei e Fazio che manco in serie b potevano giocare …

    • La dimostrazione che non sai ciè che dici è nelle tue parole.
      Taddei terzino ?
      forse per emergenza ?
      mai per ruolo, era un centrocampista offensivo e sopratutto un incontrista con i piedi buoni uno che correva per tre.

    • Caro Peppe, o sei in malafede o non ci capisci niente, vedi te quella che preferisci. Grande Rodrigo e sempre Forza Roma

    • nel 76 quando venivi al mondo la tua lazio da li a poco iniziava il suo percorso nel calcio scommesse:ne devi essere rimasto affascinato e il tuo cervello,quindi,rutta da 50 anni , torna s Formello pecorella smarrita

  5. Rodrigo grande Iezzi a è grande atleta! Ietsiba seria, bai una polemica, giocava dove lo mettevano mancava solo facesse il portiere! Questi sono esempi per i ragazzi! Orgoglioso di averti avuto bella mia Roma! C’è ne fossero come te!

  6. Mi sbaglio o quando Vanigli “ruppe” Totti, Il Mister lo mise come “falso nove” e vincemmo 11 partite consecutive,tra cui il derby? Onestamente non mi ricordo bene se lui o Mancini

    • Quando Totti subi’ la “vanigliata” avevamo GIA’ vinto 9 partite consecutive. Quel giorno – 19 feb. 2006 – vincemmola 10a contro l’Empoli, poi l’11a al Derby e poi l’inda ci interruppe la serie positiva con il pareggio di Materazzi al 92′ all’Olimpico.

  7. Ecco Taddei è il classico esempio di come si possano fare acquisti intelligenti e di un certo livello….quello che servirebbe a questa squadra!!

  8. Luis Enrique a Roma ha fallito perché in squadra aveva come titolari molte pippe al sugo. Esattamente quello che sta accadendo a Mou adesso che deve far giocare titolari fissi degli scarsoni. Comprare giocatori forti e mandare via le mezze calzette viziate. Questa è la unica ovvia soluzione ai problemi della Roma se si vuole vincere. in pratica, servono soldi per acquistare giocatori veroi
    Forza Roma

  9. gran bella persona,fece di tutto per venire alla Roma dal Siena e non andare alla Juventus, nonostante il presidente del Siena De Luca,diceva che lo avrebbe dato alla Roma, lavorava sottotraccia per Moggi e affiliati.

  10. Grande Rodrigo, ad avercene più di uno come Taddei in squadra.
    Comunque in realtà la vicenda di Taddei e quella di Karsdorp sono ben diverse, per cominciare tra i 2 c’è un abisso sia a livello tecnico, sia a livello professionale, Taddei stravince su Karsdorp.
    Poi, per quanto riguarda volontà di qualcuno nel privarsi di un giocatore, per quanto riguarda Taddei bisogna ricordare che l’ultima stagione in cui ha giocato con la Roma aveva ben 35 anni, anche se io l’avrei tenuto fino a fine carriera, invece Karsdorp di anni ne ha 27 e quindi in questo caso la vicenda è più grave.
    Per Taddei la questione decisionale di non dover fare più parte della Roma penso sia stata per via anagrafica ed anche per una sorta di svecchiamento della rosa mentre per Karsdorp, limiti tecnici a parte, la questione è di natura professionale.

  11. Taddei versione prima Roma di Spalletti era un gran bel giocatore: dinamico, tecnico, forte nei contrasti ma bravo anche in zona gol ed assist, adattabile in molti ruoli secondo le esigenze del mister.
    Fece discretamente anche l’ultimo anno quando, non avendo più le doti dinamiche di un tempo, venne piazzato in mezzo davanti alla difesa.
    Circa il suo rinnovo, ed in generale di altre nostre vecchie glorie, la penso però al 100%
    Come “Dove sta Josè”.
    Ribadisco che l’ultimo anno in giallorosso Rodrigo venne spostato al centro perché sulla fascia sembrava di vedere la moviola e che quello era già il crepuscolo della sua carriera, come dimostrò poi l’anno dopo in cadetteria. Probabilmente quelli che stigmatizzano quel mancato rinnovo sono gli stessi che oggi si lamentano dello scaso dinamismo dei nostri centrocampisti…. fate pace con i vostri pensieri.
    Stesso discorso per il mancato rinnovo di DDR. L’esperienza Argentina, dove al netto dei problemi cronici di ciclistica giocò 2 sole partite, dimostrò chi aveva ragione.
    Anche del mancato rinnovo di Totti a 41 anni c’è ancora chi si lamenta.
    Totti, De Rossi e Taddei furono, ognuno al suo livello, grandi giocatori e veri romanisti, ma il passato ed il fatto di amare la maglia, o come Taddei di andare in curva sud a tifare, nulla dovrebbero pesare sulle ragioni di un rinnovo, salvo decidere di seguire solo il cuore fregandosene di allestire una squadra competitiva.
    Quanto a Lui Enrique, a mio avviso ( ma anche di De Rossi per citare un parere molto più qualificato del mio) era già un grande allenatore quando venne da noi, solo che aveva disposizione una rosa (Heinze, Gago e compagnia cantante) del tutto inadatta al tipo di gioco che voleva mettere in campo.
    Fu un esempio di scuola di nozze coi fichi secchi, come dimostrò abbondantemente, anche qui, il prosieguo della carriera di Luis.

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