Totti avvisa la Roma: “Con l’Inter serve l’elmetto. Centrocampo decisivo, punto su Cristante”

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Se c’è una squadra con la quale Francesco Totti ha sempre incrociato il suo destino, quella è l’Inter. Nei suoi 25 anni di carriera l’ex capitano giallorosso l’ha affrontata 48 volte, più di qualsiasi altra avversaria.

«Di sfide importanti con l’Inter ne ho giocate tantissime – dice lo stesso Totti all’inaugurazione della nuova boutique romana di MooRER, di cui è diventato recentemente ambassador – So bene cosa vuol dire questa partita, soprattutto in un momento come questo, con la Roma prima in campionato».

Una sfida in cui lui ha spesso e volentieri brillato: 12 gol e 14 assist contro i nerazzurri, praticamente una partecipazione a un gol ogni due partite. Per sabato sera, Totti dà un consiglio preciso ai giallorossi: «Questa è una di quelle partite dove non servono giacca e cravatta, ma piuttosto sarà fondamentale mettersi l’elmetto. L’Inter probabilmente è la squadra più elegante del campionato, ma all’Olimpico ci sarà da lottare parecchio».
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E su chi potrebbero essere i protagonisti del match, Totti non ha dubbi: «Sarò anche banale, ma Lautaro e Dybala sono sicuramente i due calciatori in grado di cambiare la partita». Ma su chi punterebbe lui? «Torniamo al discorso di prima, della necessità di mettersi l’elmetto. In campo ci sarà da lottare, e allora in questi casi contano soprattutto i centrocampisti. E nella Roma ce n’è uno come Cristante con cui si va sempre sul sicuro».

Infine, una riflessione sul momento dei giallorossi: «Penso che in realtà non se lo aspettasse nessuno, forse neanche Gasperini. Il fatto di stare in vetta aiuta a sognare, ma il difficile è sempre restare in vetta». E a proposito di scudetti, Totti torna con la mente alla sua gioia più grande: «L’ho vinto con la mia maglia, da capitano e da simbolo della Roma. Per me vale anche più del Mondiale vinto nel 2006».

Il Capitano chiude con un pensiero alla Nazionale di Gattuso, impegnata nelle qualificazioni: «Speriamo di sì, che gli azzurri ce la possano fare davvero. Credo che la vera forza di questa Italia sia il collettivo».

Fonte: Gazzetta dello Sport
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19 Commenti

    • anfatti….non pretendo de capisce de più, ma Cristante sbaglia uscite in palleggio pericolosissime. Poi bravissimo nell’interdizione e nella posizione in campo, ma poi copre solo un fazzoletto di campo, corre molto secondo i dati, ma vorrei capire dove va.

  1. Cristante è il calciatore che ho criicato di più e che mi ha zittito di più allo stesso tempo, a suon di prestazioni e serietà.

    non sarà mai De Rossi ma nemmeno quello che sembrava quando arrivò.

    ❤️🧡💛

    • Come ebbe a dire qualcuno…De Rossi e Cristante non possono stare nella stessa frase.
      Ma apprezzo l’ ammissione di colpa, spero faccia ricredere anche me.

    • Ragazzi Cristante, gioca bene vicino a Kone’ … ma se lo metti affianco ad un El anauoy o come anni fa affianco a Matic, sembrano Pastore e N’zonzi dei tempi peggiori.

  2. Un bel complimento per Cristante. Staremo a vedere. Francamente invece ho paura di uno dei suoi errori in palleggio.
    Ci sarà da lottare.

  3. e certo che la nazionale deve puntare sul collettivo…
    non ci sono campioni

    ma siccome pure l’islanda punta sul collettivo, cioè ormai tutti, puntano sul collettivo, noi fatichiamo con tutti,
    perché un buon collettivo è necessario, ma non sufficiente

    i mondiali si vincono con i campioni

  4. A differenza di Totti,penso che sarà decisivo il controllo delle due fasce , Di Marco e Dumfries.
    Se la Roma riesce a bloccare le corsie laterali il gioco dell’inter non ha sbocchi.

    • Ho i miei dubbi che la Roma possa farlo, specialmente sulla corsia di sinistra contro Dunfries. Nero di 1.88, fisico da Terminator, velocissimo palla al piede, veloce senza e molto forte tecnicamente. Dobbiamo sperare che non sia in giornata perché la vedo male con Tsimikas (errore con il Lille a parte perché quello è un episodio come tanti che in una partita possono capitare)

  5. con l’inter si vedrà veramente quanto vale questa squadra. l’inter per me è ancora molto più forte ma spero di sbagliarmi. Cristante fa sempre il suo ma è Konè quello da cui il centrocampo Roma non può fare a meno

  6. Diciamo la verità se l’Inter gioca da Inter, non abbiamo chance, ne di vittoria e ne di pareggio… Spero che Gasperini si inventi qualche diavoleria… È in queste partite che si dovrebbe vedere la mano dell’allenatore,nello spronare e sopratutto motivare al massimo i giocatori. Comunque una cosa è certa se riusciamo a tenere testa all’Inter e a non uscire battuti, allora vuol dire che c’è la possiamo battere con tutti…secondo me è questo il vero esame, che dobbiamo superare in questo campionato..

    • No.. In queste partite i calciatori si motivano da soli.. E proprio l’esatto opposto.. Un eccesso di motivazione può portare a finire la partita in 9..

      L’allenatore deve studiare dei modi per bloccare il loro gioco.. Ma poi è la capacità dei calciatori ad essere decisiva..

      La storiella del saper motivare e utile quando si incontrano squadre inferiori.. Quelle partite che i calciatori credono di vincere senza giocare.. In quel caso serve motivazione..

      Ma contro l’Inter che motivazione dovrebbe servire?.. E uno scontro al vertice, contro la finalista Champions.. Basta questo per essere motivati..

      L’allenatore deve studiare punti di forza e punti deboli.. Ma poi sono i calciatori che dovranno bloccare i loro punti forti ed approfittare dei punti deboli..

      Su questo si gioca..

      Forza Roma

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