Totti: dal reality game a un futuro nel calcio da talent-scout

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AS ROMA NOTIZIE – Chissà se sarà più forte la nostalgia: della famiglia, ma anche dei tanti tifosi romanisti che ogni anno lo riempiono di auguri per il compleanno.

Venerdì Francesco Totti compirà 43 anni ma, con ogni probabilità, lo farà lontano da casa, visto che da ieri è impegnato con le riprese di “Celebrity Hunted”, reality game d’avventura in cui i partecipanti dovranno sfuggire a dei “cacciatori” sulle loro tracce, dotati solo di un kit di sopravvivenza e una carta con credito limitato.

Insieme a Totti nel cast anche Fedez, che infatti ha dato l’addio ai social per le prossime due settimane. Quello che si sa, però, è cosa farà Totti dopo questa esperienza: lavorerà nel calcio, da procuratore o talent scout.

Sarà lui a doversi mettere sulle tracce di giocatori più o meno forti, in Italia, in Cina, in Argentina dal suo amico De Rossi e forse anche in Brasile.

(Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli)

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19 Commenti

  1. Quanto me manchi Capitano.. Tu e Spalletti ve dovrete riconciliare pe portare un giorno sto scudetto a Trigoria. E rivoglio pure Danielino nostro come dirigente

    • Uno scudetto in 25 anni tra Totti e De Rossi (e se non c’era il re leone forse manco quello), 0 cor pelato in Italia nella sua intera storia da allenatore , e mo cosa ti fa pensare che da dirigenti saranno meglio di quanto hanno saputo fare da calciatori?

    • E infatti levando sti 25 anni la storia della Roma è ricca di successi.
      Senza quelli che hai nominato dimenticandoti di sciacquarti la bocca con l’ acqua santa, probabilmente avremmo assistito a spettacoli pietosi e posizioni molto peggiori rispetto a quelle ottenute.
      Solo sul “lampo” Batistuta hai ragione, sicuramente sarà per la legge dei grandi numeri, una su un milione quasi per sbaglio la azzecchi.

  2. Che centra caro Giovanni? Niente. Questi articoli servono solo per creare polemica.
    Da un lato arrivano gli antisocietari per attaccare la società. Tipo il plusvalenza cercasi.
    Dall’altro gli anti Totti e DE ROSSI. E i filo-societari.
    E COSI la ZUCCHELLI, viene a leggere sul sito, i commenti al suo inutile articolo da gossip.

  3. Concordo con te Giovanni, ripeto per l’ennesima volta rimane un giocatore fuoriclasse immenso, ma non è stato capace di gestire il dopo. Quella conferenza stampa resterà una macchia nella sua esaltante carriera.

  4. Totti è stato immenso, unico. Per quanto dato alla Roma può fare, e dire, ciò che vuole.

    (La conferenza stampa d’addio tuttavia è stata – a mio parere – disastrosa, forse indotta da qualcuno che lo consiglia male, ma è stato l’unico errore di una carriera irripetibile, comunque commesso su un terreno, la dialettica, che certo non gli appartiene – e ciò non è affatto un crimine.
    Lui, al contrario, si muove in campo “come un pesce nell’acqua”, per cui non mi sorprende che intenda colmare quel vuoto che lo
    tormenta – questo il suo vero problema, giocando e divertendosi con gli amici. Spero solo, per lui, che si accorga che fra chi lo circonda c’e anche qualche subdolo opportunista che sfrutta la sua scia per farsi spazio e crearsi posizioni di potere).

  5. Francesco e Daniele,hanno significato tanto per i colori e per i tifosi della ROMA per tantissimi anni.A loro sono legati momenti di grandissima gioia che non possono essere cancellati da una conferenza stampa,dettata piu dalla amara consapevolezza della fine di un ciclo della vita che per molti versi l’ha visti protagonisti di un mondo tanto meraviglioso, quanto crudele quando è il momento di smettere.Certo le parole dette rimangono,ma penso
    che oggi brucino piu a loro che a chiunque altro, chissà se un domani potranno essere ancora protagonisti nel meraviglioso mondo giallorosso, fatto sta che oggi, nella Roma, regna un clima diverso,il gruppo sembra essere piu coeso,unito, partecipe alle sorti della squadra,come non accadeva da diversi anni,senza piu gruppi dominanti.

  6. Non credo che la conferenza sia stato un caso anzi secondo me è coerente con la persona e con le sue priorità. Giocatore tecnicamente fortissimo ma con i limiti caratteriali noti primo fra tutti di crollare dal punto di vista nervoso nei momenti clou. Poi l’amore autoreferenziale eccessivo che gli faceva posporre l’interesse primario della squadra. Peccato

  7. Resto convinto che lui sarebbe stato un grande insegnante tecnico per i giocatori, sia giovani che non. Insegnare come calciare la palla, come sistemare il corpo per calciare meglio, far lavorare i giocatori sul piede meno favorito ecc. Una specie di insegnante tecnico. Dalle giovanili alla prima squadra. Credo che i vari zaniolo, kluivert, under ma anche, che sò, riccardi, avrebbero avuto molto da apprendere. Questo penso

    • Concordo in pieno. Quello doveva essere il suo ruolo. Insegnante di calcio. Lui a dirigere l’area tecnica giovanile sarebbe stato ottimo ma s’è montato la testa e cosi non sarà.
      Se un giorno sarà presidente magari vinceremo uno scudetto ma farà la fine di Snesi che ha perso tutto per vincere uno scudetto.

  8. Capitano vivi la tua vita senza rimpianti,tu puoi!
    I spalatori di let@me screditatori subito all’azione come gli danno l’occasione, che pochezza!

  9. Vedere Totti in televisione fare pagliacciate per me è di una tristezza infinita,sicuramente non è tagliato per fare il dirigente di nessun tipo,uno come lui doveva mettersi una tuta gli scarpini e provare a fare l’allenatore

  10. Chiedo scusa per il riferimento all’aquila, mi riferivo all’aquila delle Alpi, non a quella di Formello, diciamo comunque “libero come un falco pellegrino”.

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