Tregua Karsdorp fino a giugno. E il contenzioso legale con la Roma può finire “amichevolmente”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – La Roma rimette le ali. Josè Mourinho ritrova Rick Karsdorp e Leaonardo Spinazzola in vista della partita di giovedì sera contro il Salisburgo, anche se difficilmente giocheranno titolari.

Entrambi hanno infatti bisogno di ritrovare la forma fisica migliore dopo che problemi di diversa natura (muscolari per l’ex Juve, disciplinari e poi fisici per l’olandese) li ha costretti fuori dal terreno di gioco per diverso tempo.

Per quanto riguarda Karsdorp, la tregua con la Roma potrebbe mettere fine anche al contenzioso legale avviato dall’ex Feyenoord: tutto, scrive oggi il Corriere dello Sport, potrebbe risolversi amichevolmente. 

Poi però a giugno le strade si separeranno. Tiago Pinto, che ha provato senza successo a cedere Karsdorp per tutto gennaio, spera che in questi quattro mesi l’olandese possa rivalutarsi e quindi ritrovare appetibilità sul mercato. La Roma dovrà poi trovare un nuovo terzino destro (titolare) per la prossima stagione.

Fonte: Corriere dello Sport

 

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11 Commenti

  1. Rivalutarsi ? Per farlo dovrebbe giocare con continuità ma con il “caratterino” di Mourinho mi sorge qualche dubbio. Spero di sbagliarmi.

    • Temo sia più il contrario,
      se gioca come in autunno, può solo diventare impossibile piazzarlo.

    • Piazzare Karsdorp a giugno, in rapporto al suo stipendio, sarà sempre complicato.
      Così come lo sarebbe per altri, i cui nomi li conosciamo bene…

  2. Ma separare le strade della Roma e di Pinto a giugno no?
    Lo vogliamo fare il salto di qualità?? allora strappiamo il ds alla Atalanta o al Napoli.
    Invece che spendere soldi per giocatori rinnoviamo Trigoria prima.

    • Eh, ma il DS che aveva fatto furore nell’Atalanta nel quinquennio precedente, il tanto acclamato Sartori, adesso sta niente meno che al Bologna, dove, per il momento, non stanno gridando al miracolo.
      Mentre all’Atalanta è arrivato il DS che stava al Verona, Tony D’Amico, che ha invece rivitalizzato la compagine di Gasperini.
      Forse dovremmo farla finita di cercare sempre l’uomo della provvidenza, sia egli in panchina o dietro la scrivania. La forza e le fortune di un club non possono mai essere demandate ad un solo uomo, per quanto bravo questo possa essere.
      Occorre costruire una struttura ben oliata, un motore affidabile che continui a funzionare anche quando si cambia un ingranaggio.
      Quando affidi tutto nelle mani di uno solo, sia questo Sabatini, Monchi o Mourinho, è sempre un rischio, può andarti molto bene ma anche il suo opposto.

    • Asterix,
      Giuntoli è lì da 8 anni, fino a 12 mesi fa era considerato un mezzo fesso,
      del resto la lista degli errori è lunga:
      Ounas a 15ML, Elmas uguale, Verdi a 25ML,
      la doppia sola Diawara-Manolas, Malcuit per 12ML, 16ML per Petagna,
      Pavoletti per 18ML, e potrei continuare.
      Lo stesso Lobotka (20ML) ci ha messo 3 anni a ingranare.

      Noi degli altri vediamo sempre solo i successi,
      ma per me Giuntoli sta bene dove sta.
      Tra l’altro Osimeh non è stato un “colpo”, in teoria lo hai strapagato,
      in pratica un giro di mazzette che è incredibile sia stato fatto passare così.

      Quanto all’Atalanta,
      mi pare che i risultati siano analoghi ai nostri, quindi che cambia?
      Fermo restando che resta il mistero dei tanti giocatori che lì vanno a 1000
      e poi nelle altre squadre… boh.

    • Anto, stiamo sempre al solito discorso, è tutto il motore che deve funzionare.
      Magari con una altro allenatore che non avesse trovato subito l’alchimia giusta dalla prima giornata come ha fatto Spalletti, i vari Kvara, Kim e compagnia cantante non avrebbero trovato fiducia nei loro mezzi cammin facendo.
      La piazza, tra l’altro, era già pronta a esplodere dopo la partenza di pezzi pregiati quali KK e Ruiz, oltre agli idoli di casa Insigne e Mertens.
      Sarebbero bastati due o tre risultati negativi di fila e Napoli sarebbe diventata una polveriera. Invece vanno a prendersi uno scudetto strameritato e hanno una ghiotta occasione per agguantare i quarti di Champions.
      In quanto a Giuntoli in sé, il lavoro va giudicato nel suo complesso, e in questi otto anni ha lavorato bene o molto bene, consentendo al Napoli di restare più o meno sempre nei piani alti della classifica e con dei conti in ordine, particolare per nulla superfluo.
      Gli errori sono inevitabili e li commettono tutti, è il bilancio finale che conta.
      D’altronde, lo stesso Sabatini, sul quale qui si dibatte a giorni alterni, è indubbio che sia stato abile a portare giocatori che poi sul campo si sono rivelati campioni a prezzi di concorrenza, ma anche una sfilza di bidoni, che se fossero stati buoni per la metà degli altri, probabilmente avremmo messo qualche trofeo in bacheca.

  3. Per fortuna tornano i terzini, che secondo me è l’unico ruolo nel calcio dove serve la specializzazione.
    Zalewski è bravissimo, ma vederlo giocare terzino è una forzatura, ma perché non provare a rimpostarlo in mezzo al campo Zalewski, come faceva in primavera , sprecare uno così che ha praticamente tutte e due i piedi uguali, per fargli fare il faticatore sulle fasce…

    Mah

    Boh…

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