UFFICIALE, Alberto De Rossi rinnova per un anno alla guida della Primavera: “Lavoro con passione” (COMUNICATO AS ROMA)

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AS ROMA NOTIZIEAlberto De Rossi e la Roma ancora insieme: il tecnico ha rinnovato per un’altra stagione il suo contratto con il club giallorosso alla guida della Primavera. Il comunicato della società:

L’AS Roma è lieta di annunciare il rinnovo del contratto con Alberto De Rossi come allenatore della Primavera per la stagione 2021-22. Il tecnico è al servizio del Club da 28 anni e da 18 è sulla panchina della Primavera. Dal 2003-04, ha condotto la Roma alla conquista di 3 scudetti, 2 coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. Ma i titoli sono stati solo una conseguenza di un lavoro serio e lungimirante. “Siamo educatori, prima di ogni cosa. E il nostro lavoro è un altro, è quello di formare uomini prima ancora che calciatori”.

Mister, continuerà ancora a guidare la Primavera. Le sue sensazioni?
“Amo il mio lavoro, lo svolgo con infinita passione. Lo faccio per la squadra della mia città, per la squadra del mio cuore, avverto da sempre un onore particolare nello svolgere la mia professione. Le responsabilità restano tante. Abbiamo il dovere di preparare al meglio i ragazzi che si affacceranno in prima squadra, prima di ogni altra cosa”.

Preparare, parola chiave nel vostro lavoro.
“Questo è l’obiettivo primario della nostra professione. Il risultato deve essere quello di accompagnare i ragazzi al meglio, portandoli nel professionismo. La preparazione è sia tecnica, sia educativa. E questo significa tante cose e comporta anche dei rischi. Perché in alcuni casi può portarti a scegliere un giocatore più giovane, magari meno pronto, per dargli la possibilità di evolvere. Così come gli insegnamenti che cerchiamo di trasmettere. Dinamiche che possono allungare i tempi. Vincere piace a tutti, è ovvio, ma noi dobbiamo arrivare al punto della stagione appena conclusa, in cui diversi ragazzi dalla Primavera sono arrivati in prima squadra, alcuni giocando anche con continuità diverse partite importanti tra campionato ed Europa League”.

Darboe e Calafiori sono solo alcuni esempi.
“I nomi li conoscete tutti. A me preme sottolineare il percorso che i nostri giovani compiono all’interno della squadra e della società. Ogni anno vogliamo migliorarci”.

A proposito del Club, la Roma ha da sempre una grande tradizione alle spalle di settore giovanile, continuando a investire sul proprio vivaio. Da tecnico come ha visto crescere la struttura e come è cambiato il ruolo allenatore/educatore di una squadra giovanile?
“Noi siamo a tutti gli effetti una Prima Squadra. Come struttura, come metodologie di allenamento. Il centro sportivo di Trigoria è cambiato nel tempo. Abbiamo a disposizione tecnologie all’avanguardia. Ma non solo. Le risorse umane pure sono di primissimo livello. Lo staff a disposizione della squadra si è triplicato nel tempo, in modo che gli stessi ragazzi vengano supportati e controllati 24 ore al giorno”.

Entrando più nel dettaglio?
“Il lavoro non si riduce solo alle ore di allenamento o alla partita ufficiale, ma a tutto il resto. Abbiamo il nutrizionista, seguiamo i ragazzi a scuola, anche nei periodi di lockdown abbiamo fatto tre mesi di interventi tramite la piattaforma digitale che la Roma ci aveva messo a disposizione. È necessario stare vicino ai giovani professionalmente e socialmente. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato, mai”.

L’organigramma societario, peraltro, è stato arricchito recentemente da un nuovo responsabile del Settore Giovanile: Vincenzo Vergine.
“Conosco Vincenzo da diversi anni. È un esperto del settore, con grande esperienza e sarà un valore aggiunto per tutti noi. Faremo un grande lavoro, c’è già grande sintonia”.

È cambiato anche il responsabile tecnico della Prima Squadra. Ha avuto già modo per scambiare delle impressioni con José Mourinho?
“Ancora non ho avuto modo di incontrarlo in questo inizio di stagione, come sempre come Primavera ci mettiamo a totale servizio della prima squadra e del suo allenatore. Siamo molto felici del suo arrivo alla Roma, un allenatore di livello mondiale non è soltanto uno stimolo per i giocatori, ma per tutti quelli che lavorano nel Club”.

Qual è, invece, lo stimolo, la motivazione che sente lei all’inizio di ogni nuova stagione?
“È la passione che muove tutto. Io credo che al di là dell’idea personale, della voglia di fare questo lavoro, cambiare continuamente gruppi di ragazzi con cui avere a che fare sia uno stimolo. E ti dà l’opportunità di rimetterti in gioco continuamente”.

Ma con l’obiettivo di sempre, quello di lavorare per il futuro della Roma.
“Esattamente. A differenza del calcio degli adulti, noi tempo ne abbiamo di più per lavorare con tranquillità. Se perdiamo qualche partita, non succede niente. L’importante è non perdere mai di vista l’idea primaria. Quella di formare calciatori con i valori giusti, che possano rappresentare un patrimonio per la società. E per il futuro della nostra Roma”.

Fonte: asroma.com

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11 Commenti

  1. Ma come, secondo il racconto “mediatico” che arriva qui fatto dal cosiddetto ambiente romano (che per gli amici di Gaetano da Sarno Giallorossa, vero Gaeta?😉 non esiste) papà De Rossi era fuori, nel caso più gentile pensionato con una medaglia e una triplice salva di moschetto?…

    • Sai che fanno?
      Dicono tutto e il contrario di tutto.
      Avevano scritto che DE ROSSI Senior era stato cacciato via…
      Infatti….
      Ora ti anticipo che il prosdimo obiettivo sarà ZANIOLO.
      SIA che vada bene
      Sia che ( speriamo di no) che vada male.
      Se va bene , come andava prima degli interventi al ginocchio.
      Ogni 2 × 3, ci saranno notizie di mezzo mondo che lo vuole.
      Se va male
      Inizieranno con la crocifissione

    • Mmm.. Gaetano, su queste cose la vedo troppo simile a te per darti torto! Romperanno eccome le cosiddette, del resto quando mai hanno smesso? Su ZANIOLO, nell’ordine, mi auguro che non risenta 1) degli infortuni subiti e 2) delle fanciulle (beato lui!) e del gossip sfrenato che si porterà dietro. Comunque spero che, se il ragazzo é sano e abilmente scavalca tutti gli ostacoli, si affezioni davvero a questa maglia. Forse la società forte adesso c’è, Roma c’è come sempre… dipenderà da lui farsi aiutare e rendere inoffensive tutte le manovre bastarde che vengono da fuori. Gli auguro di entrare in forma e chiarire le cose dal primo mese di campionato! 3/4 reti nelle prime partite e poi vediamo…

  2. Io sono sempre felice di quando si parla di un qualsiasi DE ROSSI alla ROMA….
    C’è li ho nel cuore, entrambi.
    Perché “il nostro” senza l’aplomb del padre, quella “VENA” la faceva scoppiare prima o poi.
    FORZA ROMA

  3. “Siamo educatori, prima di ogni cosa. E il nostro lavoro è un altro, è quello di formare uomini prima ancora che calciatori”.

    Buon lavoro Mister Alberto!

  4. Come sempre: Sparare sentenze prima delle ufficialità è sempre uno sport rischioso. E tutti quelli che lo davano per partente ora si sciacquino la lingua col sapone. Non è che lo ami particolarmente, ma ho percepito una certa mancanza di rispetto nei suoi confronti da parte di molti opinionisti quindi sono molto contento per lui. E lo sarò ovviamente pure per la Roma qualora continuasse a fare il buon lavoro visto finora. Peccato per l’interruzione del campionato primavera perché nell’ultima stagione con quell’inizio roboante avremmo potuto puntare tranquillamente al titolo.

  5. L’ho sempre stimato molto Alberto De Rossi, però il fatto che non ha mai voluto prendere la prima squadra me l’ha fatto calare tanto.
    Lui si sente un educatore ok, ma aveva tutte le doti e qualità per allenare anche in serie A.
    Alla fine il compito di un allenatore primavera è senz’altro quello dell’educatore, ma deve essere pronto in qualsiasi momento a subentrare in prima squadra, lui invece questo l’ha sempre rifiutato e non ho mai capito perché, oltretutto poi è unico nel suo genere perché un tecnico della primavera non aspetta altro che entrare nel calcio che conta

  6. Sai LUCA ROMA, ci sta quello che hai osservato.
    Ma quello che ha scelto De Rossi senior è qualcosa che lo pone in un limbo nel calcio di oggi.
    La fame di “qualcos’altro” annebbia gli obiettivi spesso e volentieri, facendo perdere di vista la propria mission …
    Lui ce l’ha ben focalizzata e questa è una RISORSA che la società ha ben riconosciuta.
    D’altronde un grande giocatore passa spesso per l’essere un grande uomo o se quantomeno un gran professionista.
    Se “chi ti forma” non lo ha ben chiaro in testa è difficile che i suoi seguaci facciano di meglio.
    Né più né meno di un bravo genitore.
    FORZA ROMA

  7. mi rompe molto regalare Milanese per pochi euro
    non credo che 4 milioni d’incasso non valgano una scommessa
    Non capisco Rui Patricio a 11 milioni e 33 anni e Olsen a 5 a 31 anni

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