Umile, generoso, inesauribile: Pedro conquista tutti, è già un leader di questa Roma

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AS ROMA NOTIZIE – Il migliore in campo, ancora una volta. Lo spagnolo Pedro sta convincendo tutti, anche i più scettici. Gli sono bastate poche partite per far innamorare i tifosi. Ieri contro la Fiorentina ancora in gol, il terzo in campionato, il più semplice dal suo arrivo a Roma, scrive oggi Il Messaggero (S. Carina).

Giudicare però la partita di Pedro da un tocco a porta sguarnita sarebbe un limite. Più gioca, più si diverte. E quando si diverte lui, si divertono i compagni e chi li vede. Umile, generoso, l’ex Chelsea è un manuale più che da sfogliare, da guardare per chi si avvicina a questo sport. Ieri il confronto a distanza con il connazionale Callejon lo ha stravinto. Quasi quanto la Roma ha surclassato la Fiorentina.

Rispetto a come eravamo abituati a vederlo in Premier e con il Barcellona, adesso gioca a tutto campo. Generoso, sempre a disposizione del compagno. Gli è bastato poco per diventare un leader nello spogliatoio. Quello che la lingua ancora non gli permette (anche se lo spagnolo lo agevola certamente nella comunicazione) è sopperito dal carisma con il pallone tra i piedi. Non a caso, dal suo arrivo, ha sempre alzato l’asticella. Fonseca parla (realisticamente) di quarto posto? Lui di scudetto. Il ragionamento è semplice: bisogna puntare al massimo. Perché se voli basso, il rischio è quello di chiudere più giù.

Lui, Edin, Pellegrini e Mkhitaryan parlano lo stesso linguaggio, quello della qualità. E pensare che al suo arrivo c’era anche chi lo aveva bollato come vecchietto’, al netto di un palmares che racconta di un signore che ha vinto tutto. Un faro per i connazionali ma anche per il resto della rosa. L’ex Chelsea ha portato nella Roma brio, imprevedibilità e mentalità vincente. Sei partite, tre gol, è il suo biglietto da visita. E la sensazione è che il bello deve ancora venire.

Fonte: Il Messaggero

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36 Commenti

  1. Che fosse un campione non c’erano dubbi,li avevo,invece,sulla condizione fisica e sulla motivazione,invece mi ha sorpreso per come è entrato nella Roma con entusiasmo,energia,testa!

    • è uno che la voglia di vincere ce l’ha nel DNA e questa resta anche sempre, anche a 90 anni.

    • beh… complimenti per la tua onestà. Molti avrebbero dimenticato lo scetticismo iniziale.

      @antipanico
      il Maramao è stata la ciliegina sulla torta nella partita di ieri

    • Smalling, Pedro, Miky: tre “scarti” della Premier che da noi fanno ancora la differenza. Situazione ribaltata rispetto ai fine 90 inizio 2000, quando i nostri attempati giocatori erano eroi oltremanica.
      Un po’ di malinconia, ma anche chi se ne frega…

  2. Concordo in tutto Solo chi non mangia di calcio poteva essere scettico In più giocatore che metteva sempre lo zampino nelle finali ….GRANDE

  3. Un applauso a chi l’ha preso. Avquisto a 0. E si bollato come vecchietto o finito da giornali, pseudo tifosi o bamboloni del sito

  4. Tanta tanta roba!! Io dal principio ero contento del suo arrivo ma sinceramente non mi aspettavo si integrasse subito così bene, praticamente ha già preso per mano la squadra.

  5. Certo che come qualcuno ha scritto sopra…..”solo chi non mastica calcio, non poteva capire il valore del giocatore” al chelsea invece che pur conoscendo cosa avevano tra le mani c’è l’hanno dato dentro un cesto con un biglietto: ciao sono pedro…..mi vuoi?

    • Bada a come parli, ché qua dentro è pieno di ex DS e talent scout in pensione.
      Qualcuno pure affetto da senilità.

  6. Questo è il tipo di campione che deve fare da chioccia a Zaniolo, c’è veramente tanto da imparare da Pedro. Comunque il carisma dei giocatori “vecchio stampo” è qualcosa d’imbarazzante rispetto ai calciatori moderni…. giocano di squadra, parlano da collettivo e ci mettono il cuore nella loro professione… oggi per in gran parte sono fichette viziate, egoiste e sopravvalutate.

  7. Le qualità tecniche e mentali erano fuori discussione, ma la cosa che personalmente mi ha sorpreso, è la voglia e l’applicazione con cui si è calato nella realtà romanista. Le quali, fra l’altro, sono anche supportato da una grande condizione atletica, perché se è vero che dopo 70 minuti cala, va anche detto che è presente nelle due fasi, non di rado lo si vede ripiegare e rincorrere gli avversari una volta che la squadra ha perso il possesso del pallone. Insomma, coniuga la classe del campione con la mentalità da vincente e l’applicazione da gregario.

  8. Comunque, tanti, di voi giornalai, parlatori, radiaroli e pseudo tifosi “capiscioni” che sono anche su questa pagina, ve dovete vergogna’… Dicevate che era finito e venuto per la pensione, il grande Pedro ( allenatore in campo per le fortune nostre e di Fonseca….) Smalling era un panchinaro che non serviva al Manchester, detto da voi… “Che se era bono ce lo davano?” mo tutti esaltati, bravi…❤️🧡💛

  9. Pedro ha forzato i fiorientini a fallacci e cartellini gialli. il suo tiro a giro meritava migliore sorte. La saeta che frusta il pallone e manda quasi in gol Dzeko è di alta scuola.

    Mi lamentavo per il non-gioco di Fonseca ma da quando abbiamo Pelligrini dietro questo trio delle meraviglie + Spinazzola sulla faccia è un’altra storia. Praticamente riusciamo a crossare con più frequenza ma anche a sfondare nel centro con palla in un tocco (tipo calcetto) e facciamo male alle difese.

    Ma immaginate se avessi un Pastore per gli ultimi 20′ e un Zaniolo in più, che squadrone abbiamo??? Mi scorre l’acqua in bocca solamente a pensarci… Forza ROMA

  10. Non faccio altro che pensare a Pedro Pe…..Pedro Pedro Pedro Pedro Pe……..travolta di passione a Santa Fe’….Pedro Pedro Pedro Pedro Pe……Dajjjjjjjjjjeeeeeeeee!!!!!!

  11. Su Pedro era normale avere un certo scetticismo, noi romanisti ci siamo sciroppati i più grandi bidoni della storia , Cole, Pastore, vermalen , Kalinic , Cicinho , Baptista e tanti altri senza contare le varie promesse rimaste tali ( elenco interminabile). Siamo tutti contenti. Mi fanno ridere quelli che gongolano con io l avevo detto, risparmiatecelo per favore.

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