Zeman: “Mourinho è un personaggio che piace tanto ai giornalisti, ma il campo è un’altra cosa. Tommasi e Di Francesco le mie vittorie”

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NOTIZIE AS ROMA – Torna a parlare Zdenek Zeman, intervistato sulle colonne del quotidiano “Libero”. Il boemo ha parlato anche della Roma, senza lesinare le solite frecciate a Josè Mourinho. Ecco un estratto delle sue parole:

Al Foggia creò una filosofia di gioco unica e Signori ne fu il profeta, vero?
Grande Beppe. Ma il giocatore più forte che ho allenato in 30 anni di calcio è stato Totti a Roma. Vedeva cose in campo che altri, pur bravini, non riuscivano a notare. Francesco si allenava bene ma non ne aveva bisogno.

Come vede la Roma con Mourinho?
Mou è un personaggio che attira attenzione e piace tanto a voi giornalisti. Però il campo è un’altra cosa.

Esiste l’allenatore perfetto?
È quello che insegna calcio, non quello che mette undici giocatori in campo per fare fortuna. Migliorare un giocatore che viene contestato da tutti rappresenta una vittoria importante. A me capitò con Tommasi, con Di Francesco.

Fonte: Libero

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103 Commenti

    • A una certa età bisognerebbe evitare le interviste. Zeman parla come uno che ha vinto tutto. Io credo che neanche in Svezia o Finlandia avrebbe vinto qualcosa. Però parla sempre.

    • 😂🤣😂… Mi spiace di aver considerato uno come il BOEMO, sulla battaglia doping ancora si, ma sul calcio… BASTA, dopo questa su MOU, è finita….Annamo avanti con e senza il BOEMO! 💛🧡❤️🐺🐺🐺🏆

    • solo chi ama profondamente il calcio, senza necessariamente correre dietro agli scudetti e alle coppe, sta sempre dalla parte di zeman: lealtà, allenamenti durissimi con ZERO aiutini farmacologici, rispetto per gli avversari, fraseggi alla velocità della luce, attacco martellante e asfissiante, incursioni e sovrapposizioni continue, giocatori che sfrecciano trascinandosi dietro gli avversari, partite sempre piene di emozioni.

      Certo, non ha vinto nulla.

      Ma il solo metro di giudizio che conta nel calcio sono i trofei ?
      Ovviamente no, altrimenti Alessio Tacchinardi (5 scudetti, 4 supercoppe, 1 champions league, 1 intercontinentale, 1 uefa, ecc.) potrebbe far tacere Francesco Totti (1 scudetto, 2 supercoppe) fare tacere Roberto Baggio, far tacere Gigi Riva, ecc..

      Zeman ha regalato sogni con cui nessuno scudetto può competere.

    • Confondiamo la sua lotta alla juve (antidoping) con la sua bravura da allenatore. i suoi successi , tolto Foggia e Pescara non esistono. ha sempre fatto brutte figure anche con squadre piene di campioni , Lazio con Boksic , winter, Di Matteo , signori… per non parlare di quello visto con la Roma. E’ solo una brava persona, niente altro

    • “Zeman ha regalato sogni con cui nessuno scudetto può competere”…parla pe’ te.
      Il calcio professionistico è un’altra cosa: conta vincere, certo con mezzi leciti, ma quello conta, trofei, vittorie, entrate, sponsor, e quindi altre vittorie e così via.
      A me ha regalato incubi, altro che sogni…

    • Ric, la tua opinione merita rispetto ma io penso che tale filosofia non è applicabile nella realtà dei grandi club. Quello che per cultura, nella liga per esempio, è inprescindibile, ovvero il bel gioco, non ha mai avuto vita lunga se non associato al successo sportivo. Alla fine dei conti la storia di questo allenatore, secondo me vittima del suo stesso ego conseguenza dell’idolatria riservatagli dai suoi ammiratori, dice che sarebbe stato il più grande allenatore di primavera o di serie inferiori. Se pensiamo bene non ci vuole poi molto a fare bella figura presentando una formazione e un gioco votato all’attacco, ma il calcio come poi la vita e la natura è equilibrio.

    • @UB40
      ovvio che “parlo pe’ me”.
      E infatti, è proprio “pe’ me” che non conta solo vincere, ma posso vivere altre emozioni più profonde (lealtà, sportività, lotta contro le ingiustizie, Davide contro Golia, ecc.) che travalicano i risultati.
      Ma questo, ovviamente, “pe’ me”.

    • Ric di solito quello che dichiara amore eterno lealtà alla Roma sono proprio quelli che non gliene importa niente, Zeman e Sabatini sono tra questi.
      Un’allenatore è vero che non lo puoi giudicare solo dai trofei o palmeiras, ma vanno ugualmente considerati nella carriera, se permetti ci sono stati allenatori più signorili e più rispettosi di Zeman quest’anno, per esempio uno fra tutti Ranieri che non avrà vinto molto ma è sempre stato un signore nei confronti di un suo collega rispetto a Zeman che è stato irrispettoso in alcune dichiarazioni.
      Se uno ama la Roma non fa certe dichiarazioni pubbliche, cercando di destabilizzare l’ambiente e squadra, perciò Zeman sta sbagliando ad agire così e si sta rovinando da solo.

    • Missione acchiappa commenti: completata.
      Tutto ‘sto cinema – 70 repliche – per 3 frasette innocue.

    • Per come la vedo io Zeman è stato un precursore negli anni 90 salvo poi fossilizzarsi nelle sue idee; è divebtato un personaggio e quello è rimasto. Penso che certi concetti potevano andare bene 25 anni fa ma oggi sono anacronistici. Parlo proprio del lavoro sul campo; gli staff atletici e tattici di oggi sono più che preparati e se un allenatore ha vinto e continua a vincere è proprio perché cura non solo la parte gestionale ma anche il campo.

    • Grande Ric, ma risparmia il fiato. Queste sono cose che la sub-umanita’ imperante, quella che ci circonda e che non ha colore specifico e allo stesso tempo li ha tutti, e che comprende quindi e purtroppo, anche la grande maggioranza di quelli che tifano Roma, non puo’ capire nemmeno sforzandosi…
      Cosa vuoi spiegare… Parla piuttosto di siffredi, youporn, fixa e scxpare, e vedrai quanti assensi avrai…
      Poveri noi

    • Questo è un forum di veri romanisti no? Sappiamo tutti perchè Zeman non ha fatto risultati dopo una certa presa di posizione. Evitiamo di scrivere sciocchezze sulle sue mancate vittorie… Detto ciò, le sue recenti interviste poco romaniste iniziano ad essere fastidiose e stucchevoli. Farebbe un grosso favore a se stesso se parlasse molto meno.

    • Quindi, secondo Ric, zeman e’ il contrario di lopanzo: lui vende sogni, non solide realta’ (scudetti, trofei ….)!

    • Fabio,
      ZZ non ha MAI fatto risultati, ne’ prima ne’ dopo aver preso certe posizioni. Lui ha usato questa storia per giustificare i propri contiunui ed innegabili fallimenti. Ha pure querelato la juve e moggi, e ha perso. C’e’ una sentenza definitiva contro il complottismo zemaniano. La volete accettare la realta’? La facciamo finita con la demagogia e il qualunquismo (Ema, parlo anche a te!)?

    • Aburbe
      Zeman, sino alla presa di posizione contro il sistema (perché in quegli anni la Juve era il sistema. Come la Lazio adesso), i risultati li fece in proporzione alle rose che aveva a disposizione. Nessuno vince lo scudetto con il Foggia (e quasi mai nemmeno con la Roma…specie in quel periodo con quel sistema calcio). Dopo non riuscì più ad allenare, le sue squadre venivano tartassate dagli arbitri… chi è romanista e segue il calcio sa cosa vuol dire. In merito alla Juve l’assoluzione per il resto penale (si viene assolti anche se non si raggiunge la prova della colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio…) non intacca l’abuso di farmaci che è stato accertato (miscugli di farmaci leciti in grosse quantità fuori dalle prescrizioni terapeutiche) e mediante il quale venivano raggiunti i medesimi risultati ottenibili con le sostanze vietate. Non scherziamo! Ripeto, il punto è che Zeman, ormai in là con gli anni, ad oggi dovrebbe pensare di più prima di parlare e ricordare l’affetto a lui regalato dai romanisti.

  1. Ma c’è fai o c’è sei?
    Sul campo contano i titoli?
    Non ce stanno giocatori che se butterebbero ner foco pe Mou ve?
    E l’anno scorso che ha portato a casa?
    A na certa è mejo stasse zitti.
    Sembra tanto a storia de a vorpe e dell’uva.

  2. Zeman l’ho amato lo amo, l’ho apprezzato quando era solo contro tutti nella denuncia del doping, ma ora mi sembra più il vecchio nonno che ti racconta dei tempi andati e di come fosse bello quel tempo lì. Spero che non diventi un’arma utilizzata a comando da alcuni.

    • Zeman il più grande, meno male che ci sei mister, a qualsiasi età. Tua la più bella Roma della storia sul piano del gioco, insieme a quella di Erickson 85/86.

    • @Alè Roma: concordo in pieno, le due migliori squadre, era un piacere vederle. Certo, non hanno vinto; per Eriksson ricordiamo bene (e non penso gli si possa addebitare nulla), per Zeman manca la controprova (e non l’avremo mai) di cosa sarebbe successo se non fosse stato mandato via: magari con quella squadra avrebbe vinto più di Capello, e vi ricordo che non sarebbe stato tanto difficile…

    • Riconoscendo a Zeman tutti i meriti e tutto l’affetto, penso si divertissero di più gli avversari: noi all’attacco, pali, traverse, occasioni, poi perdevi 3-2 o 5-4. Poi tempo fa disse che lui aveva amato di più la Lazio.

    • Alè roma, realista ma scherzate? Voi siete veri amanti del calcio e non solo romanisti… io ricordo che la Roma del boemo faceva divertire più gli avversari che i romanisti…

  3. È un personaggio che ha vinto tutte le coppe europee, ha vinto il triplete in Italia, scudetti ovunque…hai ragione, mister, il campo è un’altra cosa, soprattutto in confronto a te

    • Realista, è vero che nn hanno vinto, ma almeno abbiamo visto spettacolo e gioco e abbiamo sognato, con tanti altri nn solo nn abbiamo vinto, ma di gioco nemmeno l’ombra… Forza Magica

    • Frase sibillina di Zeman che sembra voler dire che Mourinho sul campo di calcio perde parte del suo carisma e delle sue potenzialità, cosa che risulta inverosimile. Zeman andrebbe lasciato in pace con i suoi ricordi, sempre uguali, il Foggia di 30 anni fa, il Totti degli esordi ecc. Ormai il buon Zednek non ha più niente da dire, giornalisticamente è un fossile.

  4. Ma veramente… “il campo” dice che Mourinho ha vinto e tanto.
    Possiamo discutere tutto… l’uomo, il personaggio, il gioco, tutto… ma “il campo” proprio no. Almeno fino a quando il calcio sarà un gioco dove l’obiettivo è vincere.

    Poi quando diventerà come i tuffi o la ginnastica artistica dove ci sono dei giudici che danno i voti… allora magari il discorso del boemo avrà una qualche base logica.

    Fino a allora, eviterei di fare certi discorsi. O, meglio, di bere prima delle interviste.

  5. È proprio il campo ad aver detto che Mr Mourinho è il number one, vittorie e trofei a gogò. È sempre il campo, giudice sovrano, ad aver emesso altri verdetti. Per non infierire cito solo Roma / Inter 4-5, Goigocea fenomeno in porta e Tacsidis da preferire a De Rossi. Sempre e solo forza Roma.

  6. C’è una cosa che nn hai capito ne tu né molti opinionisti
    Mourinho piace soprattutto al pubblico della Roma…e lo Stadio ha scelto e lo stadio raramente sbaglia

  7. Portate rispetto a Zeman! Rimane un grandissimo maestro di calcio. Mourinho é un grande gestore di risorse e bravo a convincere le proprietà a spendere, ma se parliamo di calcio giocato non c’è confronto. Ho gioito per la vittoria della confernece ma l’anno scorso durante diverse partite mi sono annoiato col boemo non succedeva mai. Poi Zeman una squadra veramente forte non l’ha mai avuto be con la squadra bdell’anno scorso credo che sarebbe arrivato anche lui sesto.

    • Sì ma anche basta con gli allenatori che sono “bravi” perché fanno una fase offensiva spumeggiante e segnano tanto, poi però (piccolo particolare…) mettono la difesa alta a centrocampo e se fanno infila’ come tordi dal primo che passa, e beccano più gol de quelli che fanno. Quindi le partite le vinci 5-3 o le pareggi 4-4 o magari le perdite 4-0. “Eh, ma avemo giocato bene, avemo visto un ber gioco, i schemi gajardi, avemo attaccato, se semo divertiti!…”. Beati voi che ve divertite co’ Zeman, o co’ Sarri. Io me so “divertito” a Tirana quando c’hanno premiato, ma moooooltoooo di più! Inoltre, un allenatore che gioca solo ultra-offensivo e che fa una fase difensiva come quella che ho visto fare a Zeman, o spesso quest’anno a Sarri, non è affatto “bravo”: è scemo, perché il calcio è uno sport che prevede la difesa e il non prendere gol, se no le partite le perdi. Anche chi ha veramente innovato il calcio da un punto di vista tattico (da Michels a Sacchi, fino a Liedholm, ecc.) ha sempre trovato un equilibrio fra i reparti e le varie fasi, se no la squadra è solo squilibrata, e l’allenatore non è affatto “bravo”. Io alla Roma di Zeman, e alle sue “difese”, gli ho visto prendere dei gol allucinanti, roba quasi ridicola, che quando lo vediamo in altre squadre ridiamo, altro che! “Maestro di calcio”… Può darsi, ma insegnare a non difendersi, in pratica, o a farlo male de facto, significa essere “bravi allenatori”? Per me no.

    • Non ha allenato squadre forti?Alla Lazio ha avuto boksic signori e mi pare Winter e Nedved e alla Roma Totti De Rossi Cafu Candela.

    • Anche gli avversari in campo e sugli spalti non si annoiavano… col boemo.

      Va benissimo… se guardi il calcio da spettatore disinteressato.
      Un po’ meno se da tifoso e se da tifoso della squadra che allena il boemo.

    • Io a perdere 5-4 mi annoiavo tantissimo invece, così come ti concedo che mi sono annoiato a vedere parecchie delle partite della Roma di Mourinho e che tatticamente parlando non è mai stato né sarà mai il mio allenatore preferito, pure se dovesse (e speriamo!) portarmi il triplete.
      Ma come diceva giustamente Dandalo, il calcio è fatto di equilibri, di una fase difensiva e una offensiva. Trascurare completamente l’una a favore dell’altra e viceversa, non è calcio, è qualcosa di diverso.
      Non è calcio quello di chi non tira mai verso la porta avversaria, e allo stesso modo non lo è quello di chi regala dieci occasioni da gol agli avversari.
      Zeman non avrebbe mai vinto uno scudetto nemmeno se avesse avuto a disposizione la Top Eleven di tutti i tempi, perché quando uno sostiene che “portiere serve a rinviare pallone” dove cavolo vuoi andare?

    • UBa’ tieniti Itagliano
      Io mi tengo Mourinho
      Fortuna che anche Friedkin la pensa come me 😱👈

    • Zeno’, il Presidentissimo “Frikke”, come lo apostrofavi affettuosamente ai tempi in cui il tuo Grande Skipper fingeva ignobilmente di avere acquirenti con la tovaglia in testa?
      Quello che c’aveva “un autosalone”, mentre Pallotta c’aveva “er fondo”…der barile?

    • Zeman manco con la Roma che ha vinto lo scudetto avrebbe vinto nulla. Batigol e arrivato qui per i soldi certamente ma anche perche c’era capello. Non sarebbe venuto alla Roma solo per soldi con zeman.
      Aldair uno di piu grandi professionisti che abbiamo mai avuto alla Roma se ne voleva andare via dalla Roma per colpa di zeman. Stanco delle brutte figure.

    • @Dandalo,
      della serie: me ne ha date tante, ma quante gliene ho dette!!!!!!!!!!!!!!!

    • Nemmeno io mi annoiavo quando c’ era Zeman. Ero troppo occupato a tremare ogni volta che la palla arrivava nella nostra metà campo deserta.

    • Boé, te vojo bbene, MA ROMA-ambrosiana 4-5, ROMA-bulegna 2-3, e il poker cazziale ANCHE NO…😠

  8. è stato pure fortunato che avesse Totti altrimenti con Tommasi e Di Francesco sai come se piagneva con “Mister mo’ te insegno come si perde”!

  9. Boh, devo interpretare che Mourinho butta a caso i giocatori e spera nella fortuna?
    Con quel curriculum che si ritrova?

    Direi che qui termina definitivamente la credibilità calcistica del personaggio.
    Un puro, questo si, ma i risultati parlano per lui, doveva fare il preparatore o l’insegnante di educazione fisica.
    Uno che prende più gol di quanti ne fa (e ne fa tanti) può al limite allenare i ragazzini, di certo non può sminuire Mourinho a prodotto dei media… imbarazzante.

    • Eppure, con tutti i cuoricini del mondo per Mourinho, è innegabile che il portoghese abbia un cu…ore grande così.
      Lo pensavo quando stava all’Inter (oltre l’estrema bravura della classe arbitrale, ieri come oggi…) e ne ho avuto la conferma qui a Roma.
      Basta rivedersi la finale contro il Feyenoord, con suddetto cu…ore che spinge i tiri avversari sul palo (senza voler approfondire più di tanto il quadro generale, in cui una stagione simile a quella precedente ha comunque portato una coppa – risultato enorme, seppure sia la sorellina minore della famiglia UEFA).

      Una volta c’era chi sosteneva che è meglio esser fortun…ehm, cuoraggiosi che bravi. Io, dalla stagione nostra con Ranieri in panca in cui sfiorammo il tricolore, me ne sono ben convinto.

  10. Sta bene tutto, però i c’era una volta lasciano il tempo che trovano. Mou avrà tanti difetti ma anche pregi e non credo sia arrivato dov’è solo per fortuna e coincidenza. Il calcio di oggi non è il calcio di ieri ed anche questo bisogna dircelo. Le migliori squadre sono quelle che riescono a trovare gli equilibri migliori. Per questo anche mettere su una squadra da 1miliardo di euro non ti da per scontato che sia vincente ovunque.

  11. La tristezza (autocelebrativa, peraltro… e de che? Del “grande Foggia”…) e la mestizia di questo signore sono allucinanti ormai. È prigioniero di un “personaggio” che lui stesso si è costruito ed ha alimentato, e col tempo è diventato una vera macchietta. Parla di Mourinho con sufficienza (!?), ma il pupazzo vero è proprio Zeman, che però a differenza di Mourinho non ha vinto manco una Coppa Italia. Se vedo l’intero curriculum di questo signore ci sono alcuni acuti, moltissimi fallimenti, nessun trofeo vinto, tanta serie b e c. Allenatore discreto, nel complesso e buono per squadre piccole, per allenare giovani, ecc. Ok, ma quanti ce ne stanno e ce ne sono stati di allenatori così? Mondonico, Sonetti, Bersellini, Ulivieri, Mazzone, ad es., gli danno i punti a Zeman in tal senso, e non hanno mai avuto il tono e la spocchia di costui. E non ho mai sentito Sonetti o Mondonico dare dello str…o a Trapattoni o a Liedholm. Zeman invece dà i voti a tutti. Perché mai? Chi è Zeman per parlare con questo tono (e non è la prima volta) di Mourinho? Anche come “innovatore” sul piano tattico è stato enormemente sopravvalutato (hanno innovato molto di più, in Italia, allenatori come Radice negli anni Settanta, poi Liedholm, Erikson, Sacchi, ecc.) e si è creato attorno a costui un mito farlocco del boemo senza macchia e senza peccato. Sì sì certo, il compare di Casillo al Foggia, e l’allenatore della Bacigalupo Palermo… Ma per cortesia!

    • “Prigioniero di un personaggio”!!! Condivido il commento.
      Non nascondo che il personaggio Zeman ha avuto la possibilità di allenare ragazzini sconosciuti e grandi campioni. Allora scrivevano, anzi lo supplicavano di cambiare il modo in cui gestiva la fase difensiva, ma niente. Lui era fedele ai suoi principi ed oggi non mi meraviglio che continui a farlo. Ci siamo tutti avvelenati in quel Roma-Inter, poi col fatto che era un purista del calcio si è lasciato andare a dichiarazioni sul doping che danneggiarono lui e la AS ROMA. Mi ricordo un rosso diretto a Wome in europa (non ricordo la partita) per fallo da dietro. Il primo in Europa a noi per dare l’esempio…bah…
      Personalmente lo considero fondamentale per la crescita di Totti dal punto di vista fisico (vi ricordate che già allora scrivevano che Totti non si allenava con Zeman ed invece lui ha sempre sostenuto il contrario).
      Per me Zeman fa parte della storia della Roma e di tanti scarpari che hanno avuto modo di calcare il prato dell’olimpico grazie a lui (senza fare nomi). Leggerlo così malinconico mi dispiace da tifoso romanista. Oggi è tutto differente, la proprietà, i giocatori, noi tifosi e non sono confrontabili con gli anni 1998/2000 se non erro. Persino MOU ha una equipe da stipendiare per ben 17 MLN e ci credo che sanno quello che devono fare. Difatti non sbagliano un colpo nella scelta della formazione, nel consigliare MOU, nell’analisi tattica.
      Infine c’è MOU come persona, allenatore, mental coach, DS, tutto insomma.
      Per cui sono imparagonabili per differenze di vittorie inequivocabili ma, soprattutto, perchè uno allena per vincere e l’altro allena per un’utopia che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca.
      A me però sta bene così cioè l’abbiamo visto, criticato e oggi osanniamo giustamente MOU, però, prendersela con Zeman scrivendo che ha una certa età è crudele.

    • Grande Dandalo. Mito farlocco per abbocconi ancora piu’ farlocchi. Non sono schiavo del risultato era uno slogan dei broccolari e abbiamo visto cosa e’ successo a tutti i livelli! Io mi diverto quando la MIA Roma vince non quando gioca bene. Diro’ di piu’, quando gioca male, soffre e vince con un gollazzo come a Tirana, io godo come un porcellino!!!!!!!!!!!

  12. raccontaci un po’ anche le tue tante sconfitte, come quella di essere praticamente cacciato dai tuoi stessi giocatori. Per non parlare poi dei tuoi tantissimi esoneri. Io ho perso il conto, per piacere ci puoi ricordare quanti sono stati?

  13. non hanno molto senso certe interviste, ma del resto si parla di filosofie calcistiche molto diverse tra loro, e non trovo scandaloso che i due abbiano approcci completamente diversi e se lo dicano apertamente. Il palmares di Mou è tale che indubbiamente il suo approccio risulta essere quello che ha reso di più, e in Italia da sempre vince chi prende meno gol non chi ne fa di più…detto questo, io ricordo sempre con piacere lo spettacolo che alcune formazioni messe in campo dal boemo riuscivano a dare…diciamo che se non tifavi per quella squadra eri più sereno, ma a livello di spettacolo e qualità di gioco, era tanta roba

    • Mah, anche questo mito andrebbe secondo me ridimensionato. Io ricordo per esempio lunghi periodi di prestazioni stentate e di “spettacolo” (seppure solo per gli altri) molto relativo.
      Tali periodi erano anche noti con il nome di “inverni zemaniani”.
      La realtà diceva che per essere spettacolare e nella maggior parte dei casi vincente, quel calcio aveva bisogno che tutti gli interpreti fossero al 100% della condizione psicofisica.
      Perché se tu sopra di due o tre gol non riesci mai ad addormentare la partita e hai bisogno di farne almeno quattro per stare tranquillo, beh, questo è impossibile farlo per l’intera stagione.
      Ci sono momenti di inevitabile appannamento in cui avresti bisogno di tirare fuori il massimo col minimo sforzo. E con Zeman dovevi sempre fare il contrario.
      Ripensa a tante partite di quel periodo e ti renderai conto che non erano per nulla spettacolari da parte della Roma. In compenso avevi la quasi matematica certezza di perderle…

    • “… che i due abbiano approcci completamente diversi e se lo dicano apertamente…”
      Guarda che Mou dopo la prima delle tante castronate di ZZ contro di lui, disse “Non ti aspetti che un allenatore con 25 titoli risponda a uno con due Serie B…”, o qualcosa di simile.
      Fine della trasmissione.

    • Parole sante UB, sempre ripetute a diversi infatuati cronici senza rimedio.
      Non serve, punto.
      I seguaci del Maestro sono come lui, portano di paraocchi, e mica solo se si parla di calcio…

  14. Vabbè…
    E un’altra ennesima volta un imbrattacarte ha svoltato la paginetta e il Boemo ci ha ricordato che esiste.
    Win-win per un giornalista buono a nulla e per il personaggio che piace tanto a certa stampa, e non mi riferisco a Mourinho, che non sarà certo un mago infallibile né un solone della tattica, ma che conosce profondamente il suo mestiere da uomo maturo e conoscitore del mondo, e sa come si sta in panchina come pochi.
    Solo un personaggio superficiale, presuntuoso, permaloso e inacidito dagli insuccessi, per quanto preparato tecnicamente, può pensare di attaccare uno come Mourinho, che sicuramente non merita cieca e acritica idolatria, ma che a maggior ragione induce a comprendere quanto sia assurda e immotivata l’idolatria di cui è oggetto Zeman ancora da parte di molti.
    Stiamo parlando del nulla.

  15. Zeman non è un vincente, Mourinho – che Iddio lo benedica – invece sì.
    Se ci limitiamo all’aspetto agonistico, il confronto è impietoso.
    Ma, se volgiamo lo sguardo al significato delle cose che facciamo ogni giorno – non solo alle soddisfazioni o alle frustrazioni della domenica di calcio – allora la bilancia segna un altro risultato. Mourinho è un uomo di spettacolo, un protagonista di quell’immenso star-system miliardario che è il calcio professionistico di oggi. Zdenek Zeman è invece un maestro di vita, quello che ha avuto il coraggio di puntare il dito contro le pratiche antisportive, contro il doping, contro l’arroganza del denaro. Senza preoccuparsi mai di piacere a questo o a quello.
    Ergo: vorrei riuscire a vincere quello che ha vinto Mou, rimanendo come Zeman: un puro.
    Sappiamo tutti che è impossibile…

    • Il tuo ragionamento e’ proprio … bizantino.
      Un puro?
      Se lo fosse non si scaglierebbe cosi’ contro un collega (sic) che gli e’ superiore. I lezziesi che rosicano e che si dicono la prima squadra della Capitale, li chiami puri?
      Un puro non si sarebbe nascosto dietro la scusa del complotto per giustificare i suoi flops PRIMA e DOPO la famosa denuncia della spesa in farmacia.
      Di puri al mondo ce ne sono stati pochissimi: Socrate, forse. ZZ non e’ tra questi.

  16. Quando qualcuno qui ha criticato il ns. attuale mister per la risposta piccata, che per certi monaci buddisti 😉 si doveva risparmiare, elargita una tantum a ZEMAN sul suo palmares, dovrebbe ricordare che, ogni volta che ha occasione di farlo, ZDENEK è decisamente offensivo e non dimostra nessun rispetto.
    Ora Mourinho fa benissimo a non calcare la mano, ma quando una, tre, dieci volte ti arrivano certe offese (en passant, finché veste la maglia giallorossa sono offese anche alla ROMA) ci sta’ rispondere nella maniera più cattiva possibile.
    L’altra guancia lasciamola porgere ai preti e a Gesù Bambino, che peraltro spesso se la risparmia pure lui.
    Io ho stimato ZEMAN e condiviso buona parte delle sue idee, dei titoli vinti mi inporta pure poco rispetto ad una maglia sudata e a combattere in campo (del resto buona parte dei titolii vinti sono spesso decisi a tavolino, in Italia almeno, grazie al regolamento irregolare di questo gioco, dove MARESCA e pure SERRA sono i top player degli attuali campioni d’Italia, e ORSATO il fuoriclasse che ha portato la JUVE in UCL…), ma ZEMAN se te la vai a cercare non meriti nessun pudore nel risponderti a tono.
    Sei solo, fondamentalmente, un laziale di m…

  17. In realtà è la descrizione perfetta per zeman.
    Piace ai giornalisti? Si perché nessun altro allenatore ottuagenario viene intervistato con tale frequenza.
    Il campo è un’altra cosa? Appunto.

  18. E daje ti siamo grati x le vittorie e ( de più) sconfitte è stato un bel periodo ma mo’ basta dai!! Pensa al Foggia o al Pescara lascerei in pace e che c@@@

    • ma quali vittorie ? ma de che stai a parlà io me ricordo 4 derby persi, per il resto qualche vittoria roboante ma di titoli 0 carbonella.

  19. Una specie di illusionista abbondantemente fallito che può attecchire solo in chi ha come massima aspirazione il vedere due o tre gol di bella fattura. Il campo, con Mourinho, mi ha regalato qualcosa che venti carriere tue non bastano. Come se dice a Roma, stacce

  20. beh premesso che io vorrei una Roma meno passiva e si sta rinforzando bene quindi è giusto aspirare a qualcosa di piu a livello di gioco ma con tutto il rispetto per Zeman quando dice il campo è un altra cosa …se fa autogoal perche il campo parla di un allenatore pluridecorato….quindi de che stamo a parla?

  21. Tommasi Di Francesco
    ma anche
    Servidei Lucenti Scapolo Pivotto
    e gli altri per fortuna non li ricordo più
    Diciamo che Zeman aveva perso il suo fiuto già da un pezzo

    • Frau? Dal Moro?
      A proposito dell’ultimo, ricordo un gustoso aneddoto rivelato da Franco Sensi qualche tempo dopo: in pratica la Roma nell’estate 97 aveva già in mano Cafu e il Presidente incaricò l’allora DS Giorgio Perinetti di capire se il neoallenatore fosse contento del suo arrivo.
      Perinetti tornò da Sensi e gli disse: “Il Mister gradirebbe Dal Moro”.
      E Sensi: “Ma chi è sto Del(sic) Moro?”.
      Per fortuna il Presidente decise di accontentare Zeman con quel carneade dell’Empoli che in due stagioni scese in campo una decina di volte, ma Marcos Evangelista Cafu lo prese comunque…

  22. Il gioco del calcio si conconcretizza e compone di in due fasi, attacco e difesa e Zeman purtroppo nella seconda fase e’ stato sempre ridicolo, il suo slogan conta fare un goal più dell’avversario non hai mai prodotto praticamente nulla ed in ogni caso parlare di Mou dicendo il campo e’ in altra cosa non si puo’ sentire, e’ pura follia ideologica di un bravo uomo che non ha mai vinto nulla, Levategli il vino, temo che il boemo sia un po’ andato di suo e sia pure strumentalizzato da certa stampa che pur di andare contro la Roma, non avendo più argomenti minimamente plausibili, venderebbe l’anima al diavolo..sta bono zeman, mettiti seduto e riposati….forza Roma !!!

  23. Troppi tifosi confondono la sua lotta al doping (in particolare contro la Juve) come una manifestazione di romanismo e ancora la sua bravura come preparatore atletico (probabilmente il migliore) con una bravura da allenatore che non e’ mai esistita e i risultati stanno a dimostrarlo, inoltre dimostra una incapacita’ a capire che e’ giunta per lui il momento del ritiro e anche di parlare meno, invece pateticamente sembra quei sempri eterni politici che rimangano attaccati alle poltrone ed a ogni tornata elettorale @prtomettono@ sogni irrealizzabili e ricette vecchie come il cucco sempre le stesse mentre il mondo e’ cambiato, nella vita cambia tutto e necessariamente bisogna adeguarsi se si vuole rimanere in sella invece il boemo come i nostri politici sono rimasti a 30 anni fa e ripetono alla noia concetti e ricette fuori tempo.

  24. I titoli in bacheca sono importanti, senza dubbio, così come lo è la classe, la personalità e l’uomo.

    Padoin ha più titoli in bacheca di Totti, ma quanto è stato determinante al conseguimento delle vittorie strisciate? Da 0 a 100, forse il tuo apporto è equivalso a 10-15, non di più (tralasciando poi che buona parte l’hanno fatta gli arbitri). Però Totti è stato più grande dei Campioni che l’Italia ha avuto nel dopoguerra; Damiano Tommasi e Daniele De Rossi sono stati degli uomini simbolo della squadra che pochi hanno avuto, benché anche per loro la bacheca sia alquanto scarna rispetto a quella di Padoin.

    D’altro canto Zeman in veste di allenatore viene ricordato per le sparate sul doping della rubentus e altre uscite a zero, verrà ricordato per aver fatto grandi cose con Pescara e Foggia, ma è poco per considerarlo “un grande”; specialmente perché è più facile partire dalla serie B e arrivare in A non è come partire dalla A e vincere una champions.

    Bei ricordi, ma anche tante farfalle nello stomaco.

  25. Rispetto zeman per l’uomo che è. Poi ognuno ha le sue idee. Si il bel gioco piace a tutti. Ma il calcio è innanzitutto e soprattutto passione. La passione che scatenava a roma di ranieri e quella di mourinho oggi (solo per fare due esempi) con il boemo non l’ho mai sentita. E per me questo conta. Vedere una squadra che lotta, lotta sempre con tutta se stessa. Forza roma

  26. Io lo stimo e lo rispetto anche perché è sempre stato coerente…non ha mai cambiato atteggiamento e così via…UN UOMO VERO…

    • La coerenza è una virtù, ma la capacità di cambiare opinione al momento giusto è indice di grande intelligenza, molto più difficile la seconda che restare graniticamente attaccati alle proprie idee.

  27. Il più grande abbaglio collettivo della storia del Calcio. Oggi diventato un anziano signore incattivito dall invidia e dall età.
    Grazie di niente Boemo

  28. Ricordiamoci che con questo pseudo allenatore un professionista serio e una BANDIERA ROMANISTA come ALDAIR se ne voleva andare perche stanco delle brutte figure in campo con la difesa a centrocampo. Poi Pluto e rimasto perche era arrivato capello.

    Ricordiamoci pure che il boemo ha fatto prendere alla Roma Goicoso e Taxicoso voleva farne dei campioni!!! abbiamo visto tutti che razza di giocatori erano.

  29. VOX POPULI, VOX DEI!
    37500 ABBONATI 2022-2023!!!
    JOSÈ MOURINHO LA LA LA LA LA LÀ…..💛❤🏆
    🍐🍐🍐…..🚬🚬🚬…….

  30. Fu disprezzare Zeman equivale a disprezzare il calcio più bello e sincero che abbiamo potuto vedere negli anni in cui è bello scoprire Nuovi Talenti e dalla loro un gioco

  31. Tu pure piacevi tanto ai giornalisti e ai tifosi abbocconi che ancora ti ascoltano. Ma, come dici, il campo e’ un’altra cosa. Giustissimo. E il campo ti ha bocciato non una, non 10, non 1.000 ma 10.000 volte. E lo stesso campo ha detto: Mou 28 major trophies, incluso la CoL con la Roma al suo primo anno. Abbi la decenza, la dignita’, di staccare la spina mediatica e goderti la pensione.
    BASTA!

  32. Secondo me Zeman,dovrebbe essere l’allenatore ideale per le scuole calcio, formare ragazzi alla cultura dello sport, rispetto dell’avversario e sacrificio. A questo è vocato. Il calcio professionistico però è un’altra cosa.

  33. Mou e senza dubbio un gran comunicatore..

    Ma come si fa a dire ad uno che ha vinto 26 trofei che il calcio è un altra cosa?

    Come si fa a dire ad uno che ha vinto la Champions con il Porto che il calcio è un altra cosa?

    Il calcio è tante cose.. E Zeman è rimasto ancorato alla sua idea di calcio.. Come se fosse unica.. Il bel gioco, offensivo..

    E sicuramente un idea piacevole.. Però mi deve portare a competere ed anche a gioire.. Perché si chiama competizione.. E se la tua idea.. Non mi fa competere..

    Per quanto possa essere affascinante.. E un idea sbagliata..

    Probabilmente questo discorso lo potrebbe fare Mou a Zeman.. Il calcio è un altra cosa.. In primis e competizione.. E vittorie, trofei.. Ed anche quando Zeman ha allenato squadre forti.. Non ci si è mai avvicinato..

    Zeman vive con la sua idea.. E tutte le altre sono sbagliate.. Se fosse stato leggermente più aperto verso altre filosofie.. Forse avrebbe avuto una carriera diversa..

    Forza Roma..

  34. Rispunta er mummia della Boemia, unico aggettivo per Zeman : Perdente.
    La piantasse con l’invidia nei confronti di chi ha vinto tutto dimostrando di essere un top allenatore a differenza sua che ha collezionato zero titoli.

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