Gasp alla prova del derby

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Il derby non arriva mai al momento giusto. O, forse, arriva sempre quando serve davvero. Per Gasperini, al suo primo confronto con la Lazio da giallorosso, la stracittadina di domenica è già un importante banco di prova: la Roma viene dal primo kappaò stagionale e dalle solite nubi che si addensano appena qualcosa non va per il verso giusto.

Eppure basta fare un piccolo passo indietro per ricordare che le prime due giornate avevano restituito una squadra viva, intensa, capace di dare buoni segnali sia in termini di gioco che di compattezza. L’entusiasmo di fine agosto ha però lasciato rapidamente il posto al pessimismo cosmico che spesso aleggia in questa piazza: alla prima caduta si è parlato di una Roma dai limiti insormontabili, quasi che il percorso fosse già compromesso.

È il paradosso romano: una città che sa esaltarsi e deprimersi con la stessa velocità, dimenticando che la verità, come sempre, sta nel mezzo. Gasperini deve fare i conti con i problemi reali – l’infortunio di Dybala, la crisi di Dovbyk, la necessità di trovare nuove certezze offensive – ma anche con un contesto emotivo che amplifica ogni episodio, nel bene e nel male.

E qui entra in gioco proprio il tecnico: il ko con il Torino lo ha già messo sul banco degli imputati, ma il derby non gli lascia margini di esitazione. Gasperini dovrà mantenere i nervi saldi, isolarsi dal brusio della critica e trasformare il malumore in energia positiva da trasmettere alla squadra. Perché la stracittadina, più che con i tatticismi, si vince spesso con la testa: chi riesce a restare lucido e chi ha più fame nei momenti caldi finisce per prevalere.

E allora sì, il derby diventa spartiacque. Non solo per la classifica o per la stagione, ma per l’identità stessa di questa Roma. Per capire se il progetto sa reggere alle scosse e se la squadra ha la maturità per restare in piedi quando l’umore attorno a lei vacilla. Novanta minuti che ci daranno a che punto è la nuova Roma in costruzione targata Gasp.

Giallorossi.net – Andrea Fiorini

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26 Commenti

  1. Ho avvertito troppo pessimismo per una sconfitta, per quanto brutta…ma 6 punti in due partite sono comunque un bottino da non disprezzare. Restiamo calmi. Io sono fiducioso nonostante i problemi, Gasp è un allenatore esperto e di livello, diamogli fiducia.

    • si 6 punti in due partite non sono male, ma devi anche vedere chi hai affrontato.
      Torino in casa lo devi battere come devi vincere a Pisa.
      Forse in casa con il bologna puo essere ammesso un pareggio, ma se vuoi andare in champions in casa il bologna lo devi battere.
      Diciamo che ad oggi il bicchiere lo vedi mezzo vuoto

    • E’ vero Gasp è un allenatore di spessore ma Roma è dura per tutti.
      Se guardiamo chi ha saputo vincere qui ci rendiamo conto di quanto sia difficile: Liedholm, Capello e Mourinho, e mettiamoci anche Spalletti.
      Parliamo di tre mostri sacri i primi, dei quali peraltro il primo appartiene ad un epoca lontana ed oggi forse il suo calcio farebbe fatica. A ben guardare però tutti avevano delle signore squadre a disposizione, ad eccezione forse di Mou che ha fatto davvero un miracolo.
      Non so se Gasperini sarà all’altezza anche perchè, rispetto a tutti gli altri, ha una cosa in meno non da poco e cioè il sostegno della piazza che lo ha accolto con molta freddezza e non gode di simpatia da noi, quindi a differenza degli altri ha davvero pochi slot da giocarsi.
      La vedo dura.

    • Mou non ha fatto nessun miracolo, ha vinto perchè ha vinto la coppa dei settimi battendo i settimi di tutt’Europa (e aveva pure il Tottenham squalificato).

    • Il pessimismo nasce da anni e anni di niente….solo Mou e’ riuscito a fare qualcosa……e il sig. Ranieri…..qui a Roma ci vogliono allenatori blasonati per vincere e logicamente giocatori…..ma ancora non si e’ capito che questi proprietari solo Businnes,come Pallotta….

    • Leggo nei commenti che qualcuno si lamenta dei proprietari. Ormai dovreste aver capito che non vince chi è più ricco ma chi sa organizzare meglio. De Laurentis è tra i più poveri presidenti del campionato eppure ha ingaggiato l allenatore più pagato e gli ha allestito una squadra di gradimento e accontentare Conte sappiamo che è difficile. Ha vinto due scudetti eguagliando Ferlaino e mantiene il Napoli in alta classifica da ormai una quindicina di anni. ha fatto transitare gli allenatori più capaci del mondo , da Benitez a Sarri passando per Ancelotti e Spalletti per finire con Conte. Come ha fatto ? semplice, guidando in prima persona la società, non facendosi truffare da dirigenti e direttori sportivi. Ci provò Marino e fu cacciato l anno dopo. Non servono i soldi ma l amore per il proprio lavoro. Altro esempio è Percassi dell Atalanta. Con Ranieri in dirigenza e la scelta di Gasperini spero che questo ciclo stia iniziando anche da noi. i Tifosi dovrebbero avere più pazienza e non iniziare con la solita retorica alla prima sconfitta. L atalanta di Gasperini, quella che ha vinto una EL e ha rifiliato 6 gol al Liverpool non è nata in un mese o un anno.

    • Paolé, premesso che si puó sbagliare, guarda che Domenica la partita se l’é giocata
      male lui perché purtroppo di quello
      che si era immagginato non é successo
      nulla. Io mi giocherei 50euro dicendo
      che dei sessantamila che erano allo
      stadio e anche da quelli come me che
      la guardavano da casa il 99% abbiano
      pensato, e mo perché a messo in campo
      questa formazione.
      Tutti fuori posizione, attaccanti larghi
      senza il pivot, Koné largo a sinistra il
      Marocchino che come immagino doveva
      inseriesi centralmente e non é stato mai
      servito, Soulé e Wesley che si pestavano
      i piedi, improvvisazione che francamente
      viste le due precedenti partite era
      evitabbilissima, queste cose le fai quando
      sei con l’acqua alla gola e dunque non
      era il caso, perché cosí si va subito
      in affanno sia di singolo che di squadra.
      Da non rifare per caritá,
      ingiudicabile e controproducente,
      anche a Sir gli saranno girate le pxxxx

  2. Una squadra viva dopo le prime due partite insomma.
    Contro il Bologna abbiamo pressato, ma non è che la roccaforte emiliana sia caduta dopo una gragnuola di colpi, alla fine tiri in porta pochi e goal cercato certo, col pressing, ma fortunoso grazie ad un regalone e ad una ciavattata.
    Col Pisa neo promosso abbiamo stentato il solito 1 a 0 rischiando pure di farci pareggiare.
    La traiettoria invece mi sembra molto chiara e infatti appena hai trovato una squadra più quadrata del Pisa e meno Dezerbista del Bologna, cioè con un onesto Baroni che giocava tutti dietro e palla alla punta, hai perso. In casa. Senza tirare fino al 90esimo. Con quei ricambi in panchina.
    A me sembra tutto meno che una squadra viva.

    La prova del derby ce l’ha Sarri, non Gasp che deve giocare sempre allo stesso modo per far assimilare il suo calcio alla squadra: Sarri invece sa bene di avere una squadra modesta, e anche se giochista cercherà di fare una partita alla Baroni e di incartarcela su.

  3. Battere questa Lazio, tutt’altro che irresistibile, avrebbe solo una valenza come stracittadina, niente di più. Ma la Roma oggi non mi sembra ancora una squadra di livello che può competere per i primi posti in classifica. Da qui a metà ottobre avremo incontri ben più probanti con le due Francesi in Europa League e contro l’Inter in casa. Ecco già dopo questo ciclo si capirà meglio di che pasta siamo fatti; certo se poi invece perdi pure contro Sarri allora lasciamo proprio perdere.

  4. Cosa vogliamo fare, metterci a discutere anche Gasperini?
    In questi giorni ho letto critiche fin troppo severe, che la partita col Toro l’ha persa lui con la formazione del primo tempo.

    Io ricordo che la prima frazione di gioco è finita 0-0, e che nel secondo, con l’assetto “logico”, abbiamo incassato il gol e perso la partita, non combinando nulla di meglio rispetto al primo.
    Evidentemente i motivi della sconfitta sono altri, il primo dei quali è “storico” per le squadre di Gasperini: se non riescono a dominare il match sotto l’aspetto fisico e del ritmo, spesso lo perdono.

    Domenica scorsa non siamo stati per nulla dominanti, abbiamo giocato al piccolo trotto, non si è visto il pressing alto marchio di fabbrica, siamo stati abulici.
    L’orario della partita e qualche protagonista appannato dalle fatiche in nazionale (Koné e Ferguson su tutti) hanno inciso secondo me.

    Domenica purtroppo si rigioca alle 12.30, grazie alle prodezze di quattro bifolchi e all’insipienza dello stato di diritto.
    Al momento non sono previste variazioni climatiche, farà ancora caldo, e immagino che Sarri vorrà seguire lo stesso copione di Baroni, blocco basso e ripartenze veloci.

    Davanti dovremo sperare in una grande giornata di Matias Soulé, l’unico vero grimaldello rimasto capace di destreggiarsi anche in spazi ristrettissimi.
    Sarà dura, loro non possono permettersi di perderlo, e credo che vedremo un atteggiamento degno dei tempi dei gemelli Filippini.
    Prepariamoci, soprattutto a tenere i nervi saldi.

    • Drastico d accordo con te su tutto e aggiungo che lo storico degli anni passati del Gasp, in partcilare al primo in una nuova squadra, le partenze in campionato sono sempre molto difficili… credo per i allenamenti molto duri e per una visione tattica che pochi allenatori utilizzano… difatti quelli che forse hanno avuto meno problemi sono stati Cristante e Mancini che avendo gia lavorato con il Gasp conoscevano gia il suo credo tattico…e aggiungo Konè che è il giocatore della rosa con le caratteristische ideali per il credo tattico del nuovo allenatore

  5. Temo che… Cristante is the new Pellegrini.

    Senza un mediano in grado di coprire l’altra metà del campo con lo stesso dinamismo di Koné, la vedo durissima. Non voglio fare paragoni azzardati ma avete presente la percentuale di campo coperta da Anguissa, ma anche dallo stesso McTominay. Per non parlare del monumento De Bruyne, che viene dai ritmi premier.

    In quel ruolo Massara doveva far meglio di ElAyanoui, premesso che do ancora fiducia al ragazzo, ma va schierato a tutti i costi.

  6. Mi fa sorridere il fatto che all’annuncio di Gasperini, tutti avevano detto che ci sarebbe voluto tempo x vedere i risultati e che avremmo dovuto avere pazienza. Dopo 3 partite (di cui 2 vinte), siamo già al redde rationem. Se non dovesse andare come speriamo, in tanti chiederanno la sua testa. Un po’ perché siamo isterici noi come tifosi, un po’ (anzi maggiormente) perché una vittoria importante manca da un quarto di secolo e un’altra squadra del centro-sud sembra aver trovato la strada del successo non estemporaneo. E la cosa brucia…

    • il problema non è se perdi, ma come perdi. E se una squadra di Gasp gioca come una di Mou, due domande me le faccio anche alla terza di campionato

  7. Gasperini, imho, è tra quelli che sono meno sul banco degli imputati.
    I tifosi non sono stupidi e sanno quale sia la catena di responsabilità che ci fa arrivare a questo derby, ma in realtà a questo campionato, con una rosa incompleta in assoluto e inadeguata alle (già bene accette) attitudini di Gasperini.
    Ci vuole indubbiamente uno scatto d’orgoglio – e anche di lealtà verso il tecnico e verso la maglia – da parte dei giocatori…ed è questo che, tranne in rari casi come il periodo di Ranieri, che fa semmai dubitare della loro capacità di un pronto riscatto.

    Una certezza la abbiamo, però: Gasperini li farà lavorare, tanto…e magari la “libera uscita” nelle nazionali sarà riassorbita e si tornerà sul percorso che, comunque, pareva già intrapreso.
    FRS!

  8. L’allenatore sotto esame dopo tre partite? Cambiano gli allenatori, cambiamo i dirigenti, ma i calciatori in rosa sono sempre da media classifica e quello in esame è l’allenatore? Fate un esamino anche all’ammerecano, che fa solo business con la scusa del fpf… Ammereca’, go home, please.
    Forza Roma

  9. ho avuto grandi perplessità e dubbi nei confronti di Gasperini ma una inadeguata campagna acquisti cessioni non lo ha aiutato. La società non intende da tempo assumere posizioni certe per garantire risultati che la piazza attende. Io sono comunque fiducioso nel lavoro del tecnico di Ranieri e dei giocatori tutti. Credo che riuscirà a tirare il meglio da ognuno di loro.

  10. Io credo che gli allenamenti di Gasperini stanno debilitando la truppa, i giocatori entrano in campo svuotati fisicamente e mentalmente, e se vanno sotto nel punteggio non sono più capaci di reagire…in seguito
    Forse questa preparazione porterà dei benefici ma per ora bisogna temporeggiare e incamerare energie nelle gambe… D’altronde pure L’Atalanta è partita quasi sempre al rallentatore per poi uscire dopo almeno 7/8partite.Si narra che un giocatore che doveva essere ingaggiato dai Bergamaschi non appena ha visto gli allenamenti del Gasp, ha rinunciato al trasferimento… e ho detto tutto!

  11. Gasperini,secondo me,deve innanzitutto fare due cose…Mettere un Centravanti e ,se deve schierare El Aynaoui, lo mettesse al suo posto dove rende meglio. Secondo me vicino Kone’. Ma è una mia opinione.

  12. Gasperini è il top per fare calcio, purtroppo gran parte di chi metti in campo hanno molto limiti di fisicità e tecnica, oltre che di comodo.

  13. per il derby: Dovbyk titolare dall’inizio e Ferguson in panca. Wesley avanzato sulla destra perché uno che fa il lavoro che faceva Saelemaekers cimanca molto. Dybala senza compiti tutti i troppo stringe ti in modo che possa svariare come faceva con Ranieri.

  14. L’articolo ha detto una imprecisione, nessun romanista si sogna di contestare Gasperini, xemmai i Fredkin, Gasperini è un grande che prova a fare di necessità virtu.
    ❤️💛

  15. Gasperini è soltanto alla 3 partita, necessità di tempo e deve poterlo avere senza problemi. Però alcune domande me le faccio
    Perché El aynaoui pagato 24 mln per fare il centrocampista, non gioca a centrocampo ma solo in attacco palesemente inadatto. Non lo abbiamo mai visti da centrocampista e non capisco il motivo, se a gasp non piaceva perché è stato preso?
    La altra domanda è, se hai Bailey, Dybala infortunati e non ti fidi di baldanzi, ti resta solo El sha che non dà grandi garanzie, che senso ha giocare con quel modulo adesso?
    Si potrebbe provare un 352 con un centrocampista in più, molta aggressività e incursioni dal centrocampo
    Mi pare che non abbiamo una rosa per competere con le strisciate e il Napoli,

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