Niente bomber da doppia cifra? Nessun problema. La Roma di Gasperini ha trovato un modo tutto suo per vincere e tornare in vetta alla classifica. Dietro i risultati di questi primi mesi c’è la mano inconfondibile del tecnico di Grugliasco, un vero e proprio alchimista del gioco, capace di reinventare la sua squadra e farla rendere oltre i limiti del materiale a disposizione.
Come riporta oggi Leggo, Gasp ha lavorato sull’intensità offensiva e sull’occupazione dell’area avversaria, con numeri che parlano chiaro: 26 tiri in porta tra Inter e Sassuolo. Ma non solo: ha saputo rielaborare idee e intuizioni del suo passato. Dybala, oggi al centro del progetto, gli ricorda il giovane talento del Palermo, quando giocava da prima o seconda punta accanto a Miccoli o Ilicic. Ora l’argentino guida un tridente tecnico e fluido, senza un vero centravanti, e si candida per due obiettivi personali: il Mondiale e il rinnovo.
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Dietro di lui, Cristante è stato spostato più avanti, proprio come ai tempi dell’Atalanta, quando da trequartista alla Pasalic segnò 12 gol in una stagione. E poi ci sono le mosse da “alchimista moderno”: Wesley utilizzato su entrambe le fasce, Hermoso adattato nel terzetto difensivo, e i vari El Aynaoui, Pellegrini e Pisilli alternati tra mediana e trequarti. “La Roma sta sperimentando soluzioni”, ha spiegato Gasperini. E i risultati gli danno ragione.
Domani contro il Parma sarà turnover mirato: pronti Soulé, Pellegrini e forse Rensch, per gestire i cinque impegni in 15 giorni. Intanto le cifre raccontano una squadra in salute: prima in classifica dopo nove giornate per la prima volta dal 2013, cinque vittorie esterne consecutive come non accadeva dai tempi di Di Francesco (2017), e 67 punti raccolti nell’anno solare, otto in più del Napoli.
Ora Gasp guarda avanti: il prossimo passo è trasformare l’Olimpico nel suo fortino, per completare la crescita di una Roma che, senza un vero bomber, ha trovato una nuova, sorprendente identità.
Fonti: Leggo / Gazzetta dello Sport
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se riesce nel tornare a dar segnare dovbyk finalmente gli ha fatto capire che deve stare largo e non in mezzo ai 2 difensori centrali altrimenti non segnerà mai, allora saremo una squadra tosta
Non penso che il rendimento in termini di gol di Dovbik e Ferguson possa cambiare di molto perché le caratteristiche sono quelle e giocando in questo modo probabilmente loro non possono rendere più di tanto.
Tutto va bene se hai un Dybala in queste condizioni che ti segna.
Ma se ti si rompe di nuovo devi inventarti qualcosa altro.
Per questo bisogna stare ben saldi con i piedi per terra ed essere pompieri come fa Gasp in ogni conferenza stampa quando gli parlano di scudetto.
Pienamente d’accordo con Rod, va bene fino a quando c’è questo Dybala.
ci credo poco , ha 29 anni non è un ragazzo della primavera ; quando mancini deve dirgli dove piazzarsi sui corner , a 29 anni …..
Dal disfattismo al trionfalismo, è un attimo
Beh siamo Roma.
il trionfalismo è nella nostra natura.
Ieri ho avuto l’occasione di rivedermi Sassuolo Roma perché ero all’estero. Molte cose positive (Dybala ritrovato, Cristante finalmente riportato al suo ruolo naturale, buona partita di El Ayanouii e Wesley) ma anche tanto occasioni per il Sassuolo (anche l’Atalanta di Gasp concedeva molto).
Abbiamo la migliore difesa del campionato (ma anche molto fattore C.) ma il peggiore attacco tra le prime 12 squadre.
Dobbiamo segnare di più se vogliamo restare in vetta.
Ottimo spostare Cristante più avanti che è l’unico dei centrocampisti ad avere un buon tiro.
Dovbik ha fatto tante buone sponde per mandare al tiro gli esterni ed i centrocampisti, ma servono anche i suoi gol.
Forza Roma
A rigore è Pasalic che è poi diventato un “trequartista a la Cristante” (versione originaria).
Che poi, btw, Gasp ha avuto già Dybala al Palermo – esperienza altamente formativa per entrambi; Paulo aveva 19 anni, Gasp lo fece esordire e segnò 3 gol in 18 partite, neppure intere (giostrando accanto a Ilicic e Miccoli). E’ ben capibile come se lo tenga stretto e cerchi di infondergli una nuova…giovinezza
La Roma in questo momento non ha I centrocampisti veloci nel fare il dai e vai con la punta centrale e neanche le ali adatte a fare dei cross adatti al nostro centravanti. All’ora il Mister si dovuto inventare il falso centravanti per arrivare con la palla in area di rigore e magari fare un goal. Siamo carenti di velocisti a centrocampo giocano la palla lenta con passaggi indietro ai nostri difensori e poi lanci lunghi imprendibile da nessuno
e ridaje coi centrocampisti veloci , alla roma serve un sostituto di paredes , un centrocampista che sappia giocare a pallone ;mella sconfitta col victoria lo ha fatto vedere dybala , negli ultimi 20 minuti giocati da regista ; quanto ai cross al nostro centravanti la roma lo scorso campionato ha battuto 170 corner , gol di dovbyk ? zero
piano…
moderazione…
3 4 2 1
Celik Mancio Hermoso
Wesley Elanay Konè Elsha
Pellegrini Soulè
Dybala
Va bene tutto. Ma pensare che Dybala possa essere la soluzione definitiva per i nostri problemi in attacco mi sembra pura illusione.
il giocatore quando sta bene non si discute, ma non si discute nemmeno il fatto che non ti farà tutte le partite.
oggi sta bene e godiamocelo, ma non diventiamo Dybala dipendenti perché poi… quando non ci sarà ?
meglio. come contro il Sassuolo, alternarlo con gli altri due
gasperini in genere punta più sul collettivo che sul singolo , per quanto possa essere bravo ; se poi ha il campione non è che ci sputi sopra
Non sono nove ma otto giornate.
Dobvik e Ferguson devono imparare a muoversi coralmente, non stare a 40 metri dal prossimo compagno.
Chi ha scritto questo articolo ha detto una cosa sbagliata, la giornata giocata domenica 26 ottobre è l’ottava e non la nona….. magari ci vorrebbe un po’ più attenzione quando si pubblicano le cose
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